L'ex presidente è tornato a difendersi dalle accuse parlando a una conferenza di conservatori in Florida
Parlando a una conferenza di conservatori in Florida, Donald Trump torna a difendersi dalle accuse per le carte segrete, facendo un paragone con Bill Clinton, che fu accusato di tenere degli audio nascosti nel cassetto dei calzini. "Io non le tenevo tra i calzini - ha detto riferendosi alle carte segrete per le quali è stato incriminato per violazione dell'Espionage Act - avevo le scatole impilate di fronte alla Casa Bianca e tutti hanno fatto foto perché non avevo nulla da nascondere".
Il caso ricordato dall'ex presidente si riferisce al ricorso ai National Archives che fu presentato nel 2012, senza successo, dal gruppo conservatore Judicial Watch riguardo a registrazioni audio che Bill Clinton avrebbe conservato nel cassetto dei calzini durante la sua presidenza. Trump ha detto che questo caso costituisce "un precedente cruciale" riguardo all'applicazione del Presidential Records Act.
"Li nascondeva tra i suoi calzini - ha detto ancora Trump - dopo aver lasciato la Casa Bianca, Clinton ha tenuto 79 registrazioni audio nel suo cassetto". In effetti, il caso di Clinton, fondato o no che sia, non ha nulla a che vedere con Trump che è stato incriminato per aver portato via dalla Casa Bianca documenti classificati di difesa nazionale.