Vladimir Nekrasov, capo del consiglio di amministrazione, deceduto a 66 anni per insufficienza cardiaca acuta
E' morto improvvisamente Vladimir Nekrasov, 66enne capo del consiglio di amministrazione della Lukoil, maggiore compagnia petrolifera russa. Si tratta del terzo dirigente di Lukoil morto dall'inizio della guerra in Ucraina. "E' con profondo rammarico che annunciamo la morte improvvisa" di Nekrasov, si legge in una nota della Lukoil citata dall'agenzia stampa Tass. A quanto si legge il manager è morto per "insufficienza cardiaca acuta". Nekrasov era nato nel 1957 e ha lavorato per 50 anni nell'industria del petrolio.
Nekrasov non è il primo dirigente della Lukoil a morire improvvisamente Il primo settembre 2022, Ravil Maganov, che era stato fra i fondatori della Lukoil e ne era poi diventato presidente, morì misteriosamente cadendo da una finestra di un ospedale di Mosca dove era stato ricoverato per un infarto. Maganov aveva criticato l'invasione russa dell'Ucraina. Pochi mesi prima, a maggio, un altro dirigente del colosso petrolifero, Alexander Subbotin, è morto in circostanze poco chiare. Secondo i media russi è stato trovato morto dopo essersi sottoposto ad un trattamento con veleno di rospo somministrato da uno sciamano.
Dall'inizio della guerra sono numerose le morte sospette di esponenti del mondo degli affari russo. A maggio dell'anno scorso, quando il vice ministro della Scienza e dell'istruzione superiore Pyotr Kucherenko è morto misteriosamente dopo essersi sentito male sull'aereo che lo riportava in Russia da Cuba, si contavano 13 uomini d'affari russi deceduti improvvisamente per presunti suicidi, incidenti o malattie fulminanti.