Kiev: "Follia, Lavrov deve finire in tribunale"
"Il popolo ucraino verrà liberato dei suoi governanti neonazisti. Merita di vivere in relazioni di buon vicinato, amicizia, prosperità a fianco dei suoi fratelli slavi". A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un documentario trasmesso da Rossiya-24. Nel documentario - intitolato 'Nazismo sotto inchiesta' - Lavrov si dice convinto che i piani di Kiev per riprendere il controllo della Crimea e del Donbass non daranno i loro frutti. Il capo della diplomazia moscovita ha quindi attaccato Zelensky, che, a suo dire, disconosce la storia di quei territori, in particolare della Crimea. Lavrov ha poi ironizzato sul presidente ucraino che - ha detto - quando si verificavano gli eventi nella penisola della Crimea, partecipava ad un programma umoristico.
Lavrov parla di "distruggere un governo democraticamente eletto e di porre in schiavitù i suoi cittadini", deve finire in tribunale. Così il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak risponde al ministro degli Esteri russo.
"La follia delle dichiarazioni russe non ci sorprende più. Il soggetto Lavrov, che ha partecipato a crimini di guerra e disprezza la legge internazionale, parla di distruggere un governo democraticamente eletto e porre in schiavitù i suoi cittadini. Le inclinazioni criminali possono solo essere affrontate in tribunale", ha twittato Podolyak.