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Dalla Russia "dati a Houthi per colpire navi nel Mar Rosso"

E' quanto scrive in esclusiva il Wall Street Journal: "Dati trasmessi tramite membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell'Iran"

Houthi in Yemen - Fotogramma
Houthi in Yemen - Fotogramma
25 ottobre 2024 | 08.08
LETTURA: 2 minuti

La Russia ha fornito ai miliziani yemeniti Houthi dati satellitari utili a colpire con droni e missili le navi occidentali che transitano nel Mar Rosso. E' quanto scrive in esclusiva il Wall Street Journal citando a condizione di anonimato una fonte ben informata e due funzionari europei della Difesa. I dati sono stati trasmessi tramite membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell'Iran, i Pasdaran, in contatto con gli Houthi nello Yemen, ha detto una delle fonti.

Il supporto di Mosca agli Houthi, perché?

La Russia, sottolinea il Wall Street Journal, ha supportato gli Houthi sostenuti dall'Iran che gli Stati Uniti designano come un gruppo terroristico. Più in generale, prosegue il giornale, la Russia ha cercato di alimentare l'instabilità dal Medio Oriente all'Asia per creare problemi agli Stati Uniti, affermano gli analisti.

"Per la Russia qualsiasi focolaio in qualsiasi parte del mondo è una buona notizia, perché distoglie l'attenzione del mondo dall'Ucraina e da dove gli Stati Uniti devono impegnare risorse (sistemi Patriot o proiettili di artiglieria). Con il Medio Oriente in gioco, è chiaro dove sceglieranno di investire gli Stati Uniti", ha affermato Alexander Gabuev, direttore del Carnegie Russia Eurasia Center, un think tank con sede a Berlino.

Gli attacchi nel Mar Rosso

Gli Houthi hanno iniziato a lanciare i loro attacchi nel Mar Rosso, dove le navi viaggiano da e per il Canale di Suez, alla fine dell'anno scorso per protestare contro l'invasione terrestre di Gaza da parte di Israele, e li hanno continuati nei primi mesi di quest'anno. In totale, i militanti hanno attaccato più di 100 navi da novembre 2023, affondandone due e dirottandone un'altra.

Gli attacchi hanno causato gravi interruzioni al commercio globale, poiché gli spedizionieri hanno dirottato le navi per un periodo a sud attorno al Capo di Buona Speranza, compiendo un viaggio più lungo e costoso. Quasi un barile di petrolio su 10 spedito ogni giorno in tutto il mondo transita attraverso Bab al-Mandab, lo stretto che separa il Mar Rosso dall'Oceano Indiano. Il traffico di petroliere attraverso quella rotta è stato inferiore del 77% nell'agosto 2024 rispetto all'ottobre 2023, secondo Windward, una società di intelligence marittima.

Il ruolo Usa

Gli Stati Uniti hanno promesso di proteggere le rotte di navigazione internazionali e, a dicembre dell'anno scorso, hanno lanciato una coalizione navale multinazionale per scortare le navi che attraversavano lo stretto. Ad aprile, gli Stati Uniti avevano speso circa un miliardo di dollari in munizioni per mettere fuori combattimento droni e missili Houthi e proteggere le navi nel Mar Rosso. Da allora, gli Stati Uniti sono andati oltre e all'inizio di questo mese hanno inviato bombardieri B-2 Spirit per colpire gli arsenali Houthi.

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