Il presidente dell'Iran viaggiava su un Bell 212
"Nessun segno di vita" sul luogo in cui è stato individuato l'elicottero su cui viaggiava Ebrahim Raisi, presidente dell'Iran. Raisi, con altre 7 persone, era a bordo di un Bell 212, la versione civile di un elicottero prodotto sin dagli anni '60 per le forze armate canadesi come versione più moderna dell'originale UH-1 Iroquois. Il velivolo precipitato domenica 19 maggio era adattato al trasporto di passeggeri. L'elicottero può arrivare ad avere una configurazione con 16 posti, con 14 passeggeri oltre al pilota e al co-pilota.
Il Guardian ricorda che l'ultimo incidente in cui è stato coinvolto un Bell 2012 risale a settembre 2023, quando un velivolo di una compagnia privata è precipitato davanti alla costa degli Emirati Arabi, come ricorda la Flight Safety Foundation, un'organizzazione non-profit che si occupa di sicurezza del settore aereo. In Iran, secondo l'ente, l'incidente più rilevante risale al 2018.
La Cnn riporta l'analisi del colonnello Cedric Leighton sulle possibili cause dell'incidente. Il velivolo, dice l'analista, sarebbe stato acquisito dall'Iran prima della rivoluzione islamica del 1979: sarebbe stato prodotto negli anni '70 - se non prima - e sarebbe stato utilizzato dalle forze armate americane prima di 'trasferirsi' a Teheran.
"In questo particolare caso, credo che" abbiano influito "i pezzi di ricambio, a causa delle sanzioni, e le condizioni meteo pessime degli ultimi giorni in quell'area specifica dell'Iran nordoccidentale. Al di là di questo, penso che abbiano pesato una serie di fattori e di decisioni prese dal pilota e forse persino dal presidente, quando si è trattato di decollare con questo velivolo. Purtroppo per loro, il risultato è quest'incidente".