Manifestazione venerdì a piazza Santi Apostoli
“Israele deve restare una democrazia, è interesse anche dell’Occidente, non può trasformarsi in una teocrazia”. E’ il messaggio che la comunità israeliana a Roma vuole lanciare con la manifestazione di venerdì contro Benyamin Netanyahu, atteso domani in Italia, e la sua controversa e contestata riforma della giustizia.
“E’ una protesta che non ha nulla a che fare con la destra o con la sinistra – dice all’Adnkronos Itamar Danieli, del gruppo indipendente “Liberi cittadini israeliani”, che ha organizzato la manifestazione di venerdì a piazza Santi Apostoli - La maggioranza degli israeliani, in Israele e all’estero, è contraria a questa riforma. E’ importante che Israele resti una democrazia, e questo lo è per tutto l’Occidente, anche per l’Italia, e per lo stesso Stato ebraico”.
“Siamo tutti molto preoccupati – fa eco Daniela Gean, presidente della comunità ebraica progressiva Beth Hillel di Roma, che ha aderito alla manifestazione – Il governo, a colpi di maggioranza assoluta, sta distruggendo le leggi dello Stato di Israele e l’autonomia della Corte suprema, presidio a tutela dei diritti delle minoranze e della laicità” e strumento essenziale nel sistema di check and balance di ogni democrazia evoluta. “Il messaggio che lanceremo venerdì – spiega – è lo stesso che ogni giorno 300mila israeliani lanciano da settimane: noi non vogliamo che questo Stato, che con orgoglio definiamo l’unica democrazia del Medio Oriente, diventi una teocrazia”.
"La manifestazione "Saving Israeli democracy" punta a sensibilizzare l’opinione pubblica italiana e le istituzioni italiane sulla deriva anti-democratica dell’attuale governo di estrema destra in Israele, che sta cercando di limitare il potere della giustizia con una riforma del sistema giudiziario", spiegano gli organizzatori sulla loro pagina Facebook. Sulla scia delle proteste in corso in diverse città israeliane e all’estero, la manifestazione a Roma, in programma a partire dalle 15 di venerdì, organizzata dal gruppo indipendente "Liberi cittadini israeliani", composto da esponenti della società civile israeliana in Italia, "punta a preservare il sistema democratico in Israele". "La garanzia di un sistema democratico in un Paese con cui l’Italia intrattiene rapporti politici ed economici interessa anche l’Europa. Il timore dell’accentramento di potere nelle mani del governo ha spinto già alcuni investitori a lasciare il Paese", denuncia il gruppo