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Israele-Gaza, Netanyahu a Blinken: "Entreremo a Rafah anche senza gli Usa"

La dichiarazione dopo un'ora di colloquio tra il premier israeliano e il segretario di Stato americano. Harris: "Non c'è un modo sicuro per evacuare i civili di Rafah"

Benjamin Netanyahu (Afp)
Benjamin Netanyahu (Afp)
22 marzo 2024 | 15.49
LETTURA: 4 minuti

Israele attaccherà Rafah anche senza il sostegno degli Stati Uniti. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu lo ha ribadito al segretario di Stato americano, Antony Blinken, preannunciando l'operazione nell'area a sud della Striscia di Gaza.

Lo ha reso noto lo stesso premier israeliano in un video che ha pubblicato dopo il colloquio con il segretario di Stato a cui ha ribadito "che apprezziamo profondamente il fatto che per oltre cinque mesi siamo fianco a fianco nella guerra contro Hamas".

"Gli ho detto che riconosciamo la necessità di evacuare la popolazione civile dalla zona di guerra e ovviamente gestire le necessità umanitarie e stiamo lavorando questo", ha detto ancora il premier. "Gli ho anche detto che non abbiamo un modo per sconfiggere Hamas senza entrare a Rafah e eliminare i battaglioni rimasti lì - ha poi concluso - e poi gli ho detto che spero che noi lo faremo con il sostegno dell'America, ma, se sarà necessario lo faremo da soli".

Colloquio di un'ora tra Netanyahu e Blinken

E' andato avanti per circa un'ora il colloquio tra Netanyahu e Blinken, tornato oggi in Israele. Dopo l'incontro con Netanyahu, il segretario di Stato Usa ha avuto un faccia a faccia con Benny Gantz, che siede nel gabinetto di guerra israeliano, come confermato da un portavoce del ministro e riportato dal Times of Israel.

Stando a quanto reso noto, Gantz e Blinken hanno parlato dell'annunciata operazione militare israeliana a Rafah nel sud della Striscia di Gaza, e Gantz ha assicurato al segretario di Stato Usa che Israele continuerà a consentire "soluzioni umanitarie" per aiutare i civili dell'enclave palestinese nel mirino delle operazioni militari israeliane contro Hamas dall'attacco dello scorso 7 ottobre in Israele.

Due ore e mezza è durato, invece, l'incontro a Tel Aviv tra Blinken e i componenti del gabinetto di guerra israeliano.

L'avvertimento di Blinken

"Non capite questo, e quando lo capirete potrebbe essere troppo tardi" avverte Blinken sul rischio che Israele, senza un piano per 'il day after' senza Hamas, debba rimanere per anni a Gaza, vedendo minata la sua posizione internazionale e la sicurezza nazionale, secondo quanto rivela il sito Walla news, rilanciato da Times of Israel. Secondo quanto riportato, il segretario di Stato Usa infatti ha affermato che con l'attuale situazione i risultati potrebbero essere la permanenza al potere di Hamas o l'anarchia a Gaza. Il premier israeliano avrebbe convenuto con Blinken e detto che se questo dovesse succedere Israele rimarrebbe bloccata a Gaza per decenni.

"Sono stati colloqui importanti, franchi in un momento critico", ha detto ai giornalisti Blinken al termine dell'incontro con Netanyahu e il suo gabinetto di guerra durante il quale "si sono discussi gli sforzi per portare più aiuti a Gaza e liberare gli ostaggi". "Stanno entrando più aiuti - ha scritto Blinken su X dopo l'incontro - ma non sono sufficienti. Ho sottolineato che Israele deve rendere questo una priorità".

Gli Stati Uniti appoggiano gli obiettivi di Israele di sconfiggere Hamas e garantire una sicurezza a lungo termine "ma un'ampia operazione militare di terra a Rafah non è il modo di farlo. Si rischierebbe di uccidere altri civili, si rischia di mettere a rischio la fornitura di assistenza umanitaria - ha aggiunto il segretario di Stato Usa - e si rischia di isolare ulteriormente Israele nel mondo e di minare la sua sicurezza a lungo termine e la sua posizione internazionale".

Blinken ha infine detto di essere ansioso di ricevere il team israeliano a Washington la prossima settimana per "discutere i nostri diversi modi di raggiungere questi obiettivi", sottolineando che "è necessario un piano integrato umanitario, militare e politico".

L'allarme della vicepresidente Harris

La vice presidente americana Kamala Harris afferma che non c'è un modo sicuro per evacuare i civili di Rafah prima dell'operazione che Israele afferma che condurrà con o senza il sostegno degli Stati Uniti. "Ho guardato le mappe, ho studiato le mappe, non c'è nessun posto dove queste persone possono andare, un milione e mezzo di persone di una popolazione di 2,2 milioni sono nell'area" ha detto parlando con i giornalisti prima di partire per Puerto Rico, parlando di Rafah.

"E bisogna ricordare perché sono lì, sono lì perché è stato detto loro di andare lì", ha concluso la vice presidente americana, ricordando come i palestinesi di Gaza sono stati progressivamente sfollati di fronte all'avanzata degli israeliani.

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