Non era la prima volta che Mariam veniva aggredita dalla baby gang al femminile. In quell'occasione le avevano rotto una gamba, mentre avevano preso a pugni Mallak, la sorella 15enne. Ma questa volta il branco l'ha massacrata di botte, al punto che Mariam, dopo tre settimane di coma, è morta.
In un servizio de 'Le Iene' che andrà in onda questa sera la madre della 18enne, Nasreeen, ha raccontato la storia di sua figlia, presa di mira qualche tempo fa da un gruppo di bulle di Nottingham, in Inghilterra: "Tre settimane fa, il 20 febbraio, si trovava su un autobus assieme a un suo amico, che ha tentato di proteggerla dal gruppo delle ragazze che l'hanno aggredita a calci e pugni, come si vede anche in un video che sta girando su Internet". Proprio quel giorno, tra l'altro, Mariam Moustafa, 18enne di origini egiziana, nata in Italia, cresciuta a Ostia e da qualche anno in Inghilterra, aveva saputo di essere stata ammessa alla facoltà di Ingegneria.
Una volta portata in ospedale, nonostante dicesse di stare molto male, l'hanno rimandata a casa. La mattina dopo era già in coma", raccontano ancora 'Le Iene' aggiungendo che il padre voleva farla studiare assieme alla sorella di 15 anni e un fratello di 12 nelle scuole inglesi ma a Mariam mancava tantissimo l'Italia.
I primi risultati dell’autopsia, come si legge sulla Bbc, non hanno chiarito i dubbi sulla sua morte della ragazza e per questo motivo - ha fatto sapere la polizia - saranno necessari ulteriori accertamenti. La ragazza soffriva di una malformazione cardiaca, per la quale era in cura.
La Farnesina ha espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Mariam. Secondo quanto si legge in una nota, l'ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta, sta personalmente seguendo la vicenda, in raccordo con il collega egiziano con il quale si è sentito anche questa mattina per rinnovare la piena disponibilità a sostenere ogni azione che l’ambasciata egiziana vorrà intraprendere per risalire, nel più breve tempo possibile, alla verità.
Sulla morte della ragazza la Procura di Roma ha aperto un'indagine. Il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Sergio Colaiocco. Domani in Procura ci sarà una riunione tra gli inquirenti. Il pm Colaiocco, che ha delegato le indagini ai carabinieri del reparto operativo di Roma, chiederà alle autorità inglesi l’acquisizione di atti attraverso un ordine europeo di investigazione. Gli inquirenti romani sono già in contatto con il rappresentante in Italia di Scotland Yard per scambi informativi e investigativi.