L'Italia non parteciperà ad azioni militari in Siria. Così fonti di palazzo Chigi secondo quanto sottolineato dal premier Paolo Gentiloni ai suoi interlocutori, in una serie di contatti internazionali sulla questione siriana avuti in giornata.
In base agli accordi internazionali e bilaterali vigenti, l'Italia continuerà a fornire supporto logistico alle attività delle forze alleate, contribuendo a garantirne la sicurezza e la protezione.
Ue: "Prove su uso armi chimiche in Siria"
Il premier ha sottolineato il fatto che una soluzione stabile e duratura per la Siria potrà venire lavorando per la pace e dando spazio alle Nazioni Unite, a Staffan de Mistura e ai tavoli negoziali perché non si perda la speranza, sottolineano le stesse fonti. Nel corso della giornata il presidente del Consiglio si è confrontato con i ministri degli Esteri e della Difesa e con i consiglieri diplomatico e militare di palazzo Chigi.
Tra i diversi contatti internazionali avuti oggi da Gentiloni c'è anche una telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Nell'ambito delle sue conversazioni, il premier ha ribadito la ferma condanna delle violazioni dei diritti umani e della inaccettabile violenza usata nei confronti delle popolazioni civili con l'uso di armi chimiche da parte del regime siriano.