"Un cessate il fuoco permanente sarebbe la sconfitta per Israele"
"Non vedo le condizioni per un accordo, mancano le basi". E' il parere di Alessandro Orsini sul conflitto a Gaza. A E' sempre Cartabianca, il professore di sociologia del terrorismo internazionale non vede all'orizzonte un'intesa tra Hamas e Israele. "Hamas chiede un cessate il fuoco permanente che sarebbe la sconfitta per Israele, che non potrebbe sparare più un colpo. Si avvierebbe un processo politico nuovo non solo a Gaza ma anche in israele, con la caduta del premier israeliano Netanyahu. L'accordo non c'è e temo non ci sarà", dice Orsini.
"Israele finora ha attaccato il nord di gaza, poi ha bombardato il centro. Ora i palestinesi si sono spostati a Rafah che ha 1,2 milioni di abitanti e quando Israele aprirà il fuoco su Rafah sarà un massacro", afferma delineando uno scenario drammatico. Orsini non ritiene che gli Stati Uniti stiano esercitando una reale pressione su Israele per limitare l'offensiva a Gaza. "Le mediazioni non si fanno con la persuasione ma con le minacce. Se Biden non dice a Netanyahu 'non ti do più soldi e armi', la mediazione non ci sarà mai. Non c'è una vera pressione degli Stati Uniti su Israele", afferma il professore che si scalda quando si parla di tensione tra il presidente americano Joe Biden e Netanyahu: "E' tutta fuffa".