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Israele-Hamas, manifestazioni: bandiera Palestina diventa illegale?

Londra rischia di diventare l'apripista per nuove norme su loghi e bandiere

Una bandiera palestinese
Una bandiera palestinese
12 ottobre 2023 | 06.50
LETTURA: 3 minuti

Sventolare una bandiera della Palestina per le strade del Regno Unito, dopo l'attacco di Hamas contro Israele, "potrebbe non essere legale" se viene fatto per mostrare sostegno ad atti di terrorismo. La questione è stata sollevata a Londra, dalla ministra dell'Interno britannica, Suella Braverman: in una lettera inviata ai capi della polizia di Inghilterra e Galles nella quale ha esortato gli agenti a usare "tutta la forza della legge" contro le manifestazioni di sostegno a Hamas dopo il suo attacco senza precedenti contro Israele. Il tema rischia di varcare la Manica, almeno a livello di dibattito, in un momento in cui manifestazioni, sit-in e raduni sono si succedono senza soluzione di continuità tra piazze, scuole e università.

Londra pensa alla stretta

"In un momento in cui i terroristi di Hamas massacrano civili e prendono in ostaggio i più vulnerabili (compresi anziani, donne e bambini), possiamo tutti riconoscere l'effetto straziante che l'esposizione dei loro loghi e bandiere può avere sulle comunità", ha scritto Braverman, secondo cui le tensioni in Medio Oriente sono state precedentemente usate "come pretesto per fomentare l'odio contro gli ebrei britannici" e c'è "un rischio evidente che questo modello si ripeta durante l'attuale conflitto".

La Braverman ha sostenuto che prendere di mira i quartieri ebraici, sventolare simboli filo-palestinesi o pro-Hamas e scandire slogan anti-israeliani potrebbero costituire violazioni dell'ordine pubblico. Hamas è stata messa al bando come organizzazione terroristica dal Regno Unito così come dall'Ue e dagli Stati Uniti.

La particolare attenzione alle manifestazioni è confermata dai provvedimenti scattati a Manchester, dove sono scattati 4 arresti nel corso di un raduno. La polizia della città britannica ha riferito che i sospettati sono stati presi in custodia perché le loro azioni "avevano il potenziale di causare disordini in un evento altrimenti pacifico". "Non sono stati arrestati per aver sostenuto la Palestina", hanno chiarito le forze dell'ordine, secondo quanto riferito Sky News.

La polizia ha aggiunto di comprendere che "i membri delle comunità di Manchester sono devastati dal conflitto in corso in Medio Oriente e che le persone hanno il diritto di esprimere il proprio sostegno sia a Israele che alla Palestina".

Austria, Vienna proibisce manifestazione

Dall'Inghilterra all'Austria. La polizia di Vienna ha vietato una manifestazione pro-palestinese, motivando la decisione con lo slogan "Dal fiume al mare" usato per pubblicizzare la protesta, ritenuto un appello alla violenza.

Il capo della polizia della capitale austriaca, Gerhard Puerstl, ha convocato una conferenza stampa a meno di tre ore dalla manifestazione prevista per le 19, che per gli organizzatori avrebbe coinvolto circa 200-250 persone e che avrebbe dovuto iniziare 30 minuti dopo un evento commemorativo per le vittime e i dispersi dell'attacco di sabato.

"Fondamentalmente è questo: 'Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera', uno slogan dell'Olp adottato da Hamas", ha affermato Puerstl, quando gli è stato chiesto di spiegare cosa intendesse con "codici" adottati da Hamas che erano stati inclusi negli inviti online alla protesta.

Sydney, annullata manifestazione

Da un emisfero all'altro, stessi problemi. Il premier dello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha annullato una manifestazione per la 'Palestina Libera' a Sydney dopo che lunedì centinaia di manifestanti hanno scatenato il caos fuori dal Teatro dell'Opera, dove era in corso una cerimonia per le vittime dell'attacco di Hamas in Israele.

Nel corso di una conferenza stampa, Minns ha dichiarato che gli organizzatori dell'evento pro-palestinese hanno dimostrato di "non essere pacifici" viste le scene "selvagge" di lunedì, durante le quali i manifestanti hanno cantato "gasate gli ebrei" e "fanculo agli ebrei".

Il premier si è quindi scusato con la comunità ebraica dello Stato per non essere riuscito a fornire un luogo sicuro in cui commemorare le vittime degli attacchi devastanti lanciati da Hamas. "Le intenzioni erano di illuminare il Teatro dell'Opera come spazio in cui la comunità ebraica potesse commemorare ciò che è accaduto in Israele", ha detto Minns.

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