Hamas intanto sta ancora valutando la proposta sul rilascio degli ostaggi. Fonti del gruppo alla tv al-Aqsa: "Arriverà presto". Onu nomina revisori per inchiesta indipendente su Unrwa
La guerra tra Israele e Hamas a Gaza "durerà mesi, non anni". Perché "ci vorrà tempo" per raggiungere "il nostro obiettivo che è una vittoria completa su Hamas. Uccideremo la leadership di Hamas, quindi dobbiamo continuare ad agire in tutte le aree della Striscia di Gaza''. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una riunione del suo partito, il Likud.
Hamas intanto sta ancora valutando la proposta sul rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di un cessate il fuoco e risponderà presto. Lo hanno detto fonti del gruppo alla tv al-Aqsa, secondo cui stanno valutando con "tutti i rappresentanti delle diverse fazioni e organizzazioni della sfera palestinese". E stanno agendo così per promuovere gli interessi nazionali palestinesi, il primo dei quali è "fermare l'aggressione, ricostruire la Striscia di Gaza e rilasciare i prigionieri".
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in consultazione con il Commissario generale di Unrwa Philippe Lazzarini, ha nominato un gruppo di revisione indipendente per valutare se l'Agenzia stia facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire la neutralità e per rispondere alle accuse di gravi violazioni in caso queste avvengano, si legge in un comunicato.
La revisione sarà guidata da Catherine Colonna, ex ministro degli Esteri francese, che collaborerà con tre centri di ricerca: il Raoul Wallenberg Institute in Svezia, il Chr. Michelsen Institute in Norvegia e l'Istituto danese per i diritti umani.
Il Gruppo di revisione inizierà il suo lavoro il 14 di questo mese e dovrebbe presentare un rapporto intermedio al Segretario generale alla fine di marzo 2024, mentre il rapporto finale, che sarà reso pubblico, dovrebbe essere completato alla fine di aprile 2024. Questa revisione risponde a una richiesta avanzata dal Commissario generale di Unrwa Lazzarini all'inizio di quest'anno.
"Le accuse rivolte all'Unrwa arrivano in un momento in cui la più grande agenzia delle Nazioni Unite nella regione sta lavorando in condizioni estremamente difficili per fornire assistenza salvavita ai due milioni di persone nella Striscia di Gaza che dipendono da essa per la loro sopravvivenza in una delle più grandi e complesse crisi umanitarie del mondo", sottolinea il segretario generale dell'Onu in una nota.
La revisione esterna indipendente sull'operato dell'Unrwa si svolgerà "parallelamente" a un'indagine attualmente in corso da parte dell'Ufficio dei servizi di supervisione interna delle Nazioni Unite (Oios) sulle accuse di coinvolgimento di 12 membri del personale dell'agenzia negli attacchi del 7 ottobre. La cooperazione delle autorità israeliane, che hanno formulato queste accuse, sarà fondamentale per il successo dell'indagine, fa sapere il segretario generale Onu Guterres.
Intanto le forze israeliane hanno fatto sapere di aver ucciso decine di terroristi palestinesi nel corso di operazioni in tutta la Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. A darne notizia sono state le Forze di Difesa Israeliane.
Nella città centrale di Khan Younis, teatro dei combattimenti più pesanti nelle ultime settimane, decine di terroristi sono stati uccisi in attacchi aerei e in scontri, secondo l'Idf, citato dal Times of Israel. I militari hanno anche trovato depositi di armi, tra cui fucili d'assalto, granate e caricatori.
Gli agenti della polizia di frontiera hanno inoltre ucciso un palestinese che ha tentato di pugnalarli a al-Eizariya, in Cisgiordania, alla periferia di Gerusalemme est scrive il Times of Israel, precisando che gli agenti hanno fermato il sospetto che, durante l'interrogatorio, ha estratto un coltello e ha tentato di accoltellarli. La polizia ha risposto aprendo il fuoco. Nessun agente è rimasto ferito.
Trentatré palestinesi sono invece stati arrestati in un blitz nella notte in Cisgiordania. Uno dei sospetti, arrestato nei pressi di Nablus, è accusato di aver in passato aperto il fuoco contro le truppe. In precedenza l'agenzia palestinese Wafa aveva riferito di almeno 20 arresti.
Hezbollah hanno dichiarato dal canto loro che tre militanti sono stati uccisi nei recenti attacchi israeliani nel sud del Libano. Dall'inizio degli scontri lungo la frontiera meridionale del Libano, sono stati uccisi 182 membri di Hezbollah: 166 in Libano e 16 in Siria, secondo il giornale libanese L'Orient-Le Jour.
Ieri sera, l'Idf aveva dichiarato di aver preso di mira una serie di siti Hezbollah in risposta ai ripetuti attacchi nel nord di Israele. Questa mattina, almeno otto razzi sono stati lanciati dal Libano sull'Alta Galilea, senza causare feriti.