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Israele, Netanyahu al confine con il Libano: "In caso di guerra vinceremo"

Ucciso contrabbandiere d'armi di Hamas. Attacchi contro obiettivi di Hezbollah nelle aree di Matmoura e Chebaa

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu - (Afp)
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu - (Afp)
26 giugno 2024 | 11.02
LETTURA: 5 minuti

Visita al "confine nord", nelle zone israeliane a ridosso della frontiera con il Libano, per il premier israeliano Benjamin Netanyahu. A darne notizia è l'ufficio del primo ministro, secondo cui Netanyahu ha assistito a un'esercitazione militare. E, riporta il Times of Israel, ha promesso "vittoria", in caso di conflitto con gli Hezbollah libanesi. Netanyahu ha lodato "la determinazione" dei soldati nel "difendere il Paese".

Nella notte i caccia dell'aeronautica israeliana hanno colpito nella notte diverse infrastrutture militari di Hezbollah nelle aree di Matmoura e Chebaa, ha reso noto l'Idf.

Intanto la Casa Bianca ribadisce la fiducia a Netanyahu: è il Premier eletto dello Stato di Israele e quindi è il leader con cui lavoreremo, ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, John Kirby. "Non sto dicendo che in ogni occasione va tutto bene, incluso negli ultimi giorni. Ma non rispondiamo a tutti delle dichiarazioni politiche che il Primo ministro fa rivolto al suo Paese", ha aggiunto. "Siamo concentrati sul garantire ancora che abbiano quello di cui hanno bisogno. E riteniamo che siano pienamente in grado di farlo con il Premier Benjamin Netanyahu, con questo governo".

Gallant: "Hamas accetti accordo o ne pagherà le conseguenze"

Hamas "deve accettare" la proposta per un cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi annunciata dal presidente, Joe Biden, o "ne pagherà le conseguenze", ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, che si trova in visita negli Stati Uniti e che oggi incontra alla Casa Bianca il consigliere americano per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan. "Noi sosteniamo fermamente l'accordo del presidente, che Israele ha accettato, e che ora anche Hamas deve accettare o ne pagherà le conseguenze", ha affermato Gallant, secondo una nota diffusa dal suo ufficio e rilanciata dal Times of Israel. "Sia chiaro che la nostra guerra non è contro il popolo di Gaza né contro il popolo libanese. La nostra guerra è contro Hamas, Hezbollah e il loro sostenitore: il regime iraniano - ha aggiunto - Combattiamo solo coloro che cercano di farci del male".

Ucciso contrabbandiere d'armi di Hamas

Un agente di Hamas coinvolto nel contrabbando di armi al gruppo terroristico attraverso il valico di frontiera di Rafah e attraverso i tunnel che attraversano l'Egitto è stato ucciso in un attacco aereo. Lo ha annunciato l'Idf secondo cui Wissam Abu Ishaq è stato preso di mira ieri da un attacco di droni nel sud della Striscia di Gaza.

L'IDF afferma che aerei ieri da combattimento e altri aerei hanno colpito dozzine di altri obiettivi in tutta Gaza, inclusi edifici con trappole esplosive, edifici utilizzati da gruppi terroristici, tunnel e celle di uomini armati.

7 morti in raid Idf a Nuseirat e Khan Younis

Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso 60 persone e ne hanno ferite 140 nelle ultime 24 ore. Con le ultime vittime, il bilancio totale dei morti a Gaza dal 7 ottobre sale a 37.718, con altri 86.377 feriti.

Oggi sette persone sono morte a Nuseirat e Khan Younis, nella Striscia di Gaza, riporta al Jazeera, precisando che in uno dei raid l’artiglieria israeliana ha colpito un appartamento residenziale nel campo profughi di Nuseirat, uccidendo almeno cinque persone. Un altro attacco nella città di Khuza'a, nella parte orientale di Khan Younis, ha ucciso altre due persone.

Egitto: "No a controllo militare israeliano su lato palestinese valico Rafah"

Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha affermato che il suo Paese "si oppone al controllo militare israeliano sul lato palestinese del valico di Rafah", mettendo in guardia contro un'escalation, affermando che si estenderà a tutto il Medio Oriente. "Israele continua a esercitare pressioni sui palestinesi, il che potrebbe aumentare il rischio di espandere il conflitto - ha detto Shoukry - Ciò avrà conseguenze negative per la sicurezza e la stabilità della regione".

Idf arresta 20 persone negli ultimi raid in Cisgiordania

L'esercito israeliano ha arrestato 20 persone negli ultimi raid compiuti in Cisgiordania. La maggior parte degli arresti sono avvenuti nei governatorati di Hebron e Jenin, mentre altri sono avvenuti a Betlemme e Qalqilya, secondo la Società dei prigionieri palestinesi. Tra gli arrestati c'è la madre di un palestinese ricercato dalle autorità israeliane e molti altri ex detenuti, ha riferito il gruppo.

Dal 7 ottobre, secondo la Società dei prigionieri, le forze israeliane hanno effettuato 9.400 arresti in raid giornalieri in tutta la Cisgiordania occupata. Almeno 553 persone, tra cui 137 minorenni, sono state uccise e circa 5.300 sono rimaste ferite.

Missile vicino a mercantile nel sud dello Yemen

Un missile è stato segnalato nelle vicinanze di un mercantile a 52 miglia nautiche a sud del porto di Aden, nello Yemen. Lo ha reso noto il Maritime Trade Operations (Ukmto) su X. Secondo il rapporto sull'incidente diramato dal capitano della nave, l'Ukmto ha aggiunto che l'equipaggio non è stato colpito.

Milizia irachena rivendica responsabilità lancio droni su Eilat

La Resistenza Islamica in Iraq ha rivendicato la propria responsabilità di aver "attaccato un obiettivo vitale a Eilat", utilizzando un drone. L'Idf aveva riferito in precedenza che l'Uav era esploso nello spazio marittimo vicino alla città israeliana sulle rive del Mar Rosso.

Cipro: "Nostro territorio non sarà utilizzato per attaccare un altro Paese"

Cipro "non sarà utilizzata" come base "per attaccare un altro Paese". Lo ha affermato l'ambasciatrice in Libano, Maria Hadjithedosiou, che a Beirut ha incontrato il numero due del Parlamento libanese, Élias Bou Saab. Un faccia a faccia arrivato dopo che le autorità turche hanno sostenuto che Cipro sia una "base operativa" nel contesto della campagna militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza. E dopo le minacce dei giorni scorsi del leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah.

"Cipro non consente che il suo territorio sia utilizzato per attaccare un altro Paese, il Libano in particolare", ha puntualizzato l'ambasciatrice secondo le notizie dei media libanesi. E Bou Saab ha apprezzato il lavoro per "mantenere buone relazioni tra i due Paesi".

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