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Gaza, "Usa chiedono a mediatori pressioni su Hamas per via libera a piano Biden"

La richiesta a Egitto e Qatar secondo i media. Ma per Hamas gli Stati Uniti "non sono onesti" e "spingono le parti a raggiungere un accordo tenendo conto degli interessi dell'occupazione"

Miliziani di Hamas - Fotogramma /Ipa
Miliziani di Hamas - Fotogramma /Ipa
20 giugno 2024 | 00.07
LETTURA: 3 minuti

Gli Stati Uniti "hanno chiesto ai mediatori egiziani e qatarini di esercitare nei prossimi giorni la massima pressione su Hamas affinché accetti la proposta del presidente Joe Biden" in tre fasi per porre fine alla guerra a Gaza. A dirlo è il giornale libanese online al-Nashra citando fonti arabe.

Secondo le stesse fonti "la proposta di schierare forze arabe nella Striscia di Gaza non è accettata da Hamas e non è sostenuta dal Cairo, ma sono in corso ricerche su garanzie di sicurezza alternative".

Hamas: "Usa non sono mediatore onesto"

"E' chiara la posizione" di Hamas, che chiede a "Israele di ritirarsi da tutta la Striscia di Gaza", ha intanto dichiarato Razi Hamed, membro dell'ufficio politico di Hamas, ad al-Jazeera. "La nostra posizione è chiara e diretta. Israele che occupa deve ritirarsi dall'intera Striscia di Gaza. Siamo determinati a che le truppe si ritirino completamente dal valico di Rafah e dal corridoio Philadelphia".

Secondo Hamed "gli Stati Uniti sono complici dell'aggressione e del genocidio a Gaza'' per cui ''non sono un mediatore onesto e cercano di spingere le parti a raggiungere un accordo tenendo conto degli interessi dell'occupazione".

Ufficio Netanyahu: "In arrivo armi Usa"

"L'ambasciatore americano in Israele, Jack Lew, ha detto al primo ministro Netanyahu ieri che le munizioni e le armi a cui ha fatto riferimento il premier sono in procinto di essere consegnate a Israele". Lo scrive sul social X l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo il video in lingua inglese in cui il capo del governo di Tel Aviv ha definito "inconcepibile" il fatto che negli ultimi mesi l'Amministrazione Usa abbia bloccato "armi e munizioni per Israele".

Secondo il Wall Street Journal, che funzionari statunitensi, l’amministrazione Biden non avrebbe portato avanti la vendita a Israele di una flotta di caccia F-15, anche dopo che i leader del Congresso hanno dato il via libera ad un importante accordo sulle armi il mese scorso. La vendita di 50 aerei da guerra per 18 miliardi di dollari è uno dei più grandi accordi di armi con Israele negli ultimi anni.

Egitto smentisce invio truppe sotto egida Onu a Gaza dopo ritiro Idf

L'Egitto ha intanto smentito la notizia secondo la quale invierà proprie truppe nella Striscia di Gaza per un periodo limitato nell'ambito di una missione delle Nazioni Unite dopo il completo ritiro delle Forze di difesa israeliane. Lo ha dichiarato una fonte egiziana di ''alto rango'' al quotidiano Al-Araby Al-Jadeed, di proprietà del Qatar, definendo ''totalmente e completamente false'' le notizie circolate in merito. La posizione dell'Egitto, ha affermato il funzionario, è di non inviare truppe a Gaza in alcuna forma.

In precedenza era circolata la notizia che l'Egitto era pronto a partecipare a una task force araba nella Striscia di Gaza sotto gli auspici dell'Onu per un periodo limitato e dopo che le Idf si saranno ritirate dall'enclave palestinese.

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