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Irlanda, vino come le sigarette: sull'etichetta i rischi per la salute

Via libera gli 'health warning' per tutti gli alcolici in vendita

credits: Federvini
credits: Federvini
12 gennaio 2023 | 14.26
LETTURA: 2 minuti

Bottiglie di vino come pacchetti di sigarette in Irlanda. Sulle etichette, infatti, potrebbero essere d'ora in poi presenti gli 'health warning', quei messaggi studiati per segnalare i rischi per la salute dei consumatori. La normativa, che riguarda tutti gli alcolici dalla birra ai liquori, consentirà quindi di aggiungere all'etichetta avvertenze come "il consumo di alcol provoca malattie del fegato" e "alcol e tumori mortali sono direttamente collegati". La norma notificata a giugno alla Commissione Europea - spiega l'Unione italiana vini (Uiv) -, a fine dicembre 2022 si è infatti smarcata dal periodo di moratoria senza riscontrare opposizioni dall’organo esecutivo europeo, nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Paesi Ue.

"Il silenzio assenso di Bruxelles a Dublino relativo alle avvertenze sanitarie in etichetta per gli alcolici rappresenta una pericolosa fuga in avanti da parte di un Paese membro", commenta il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi, secondo cui "il mancato intervento della Commissione europea mette ora a repentaglio il principio di libera circolazione delle merci in ambito comunitario e segna un precedente estremamente pericoloso in tema di etichettatura di messaggi allarmistici sul consumo di vino".

"Temiamo che la Direzione generale per la Salute voglia adottare nei prossimi mesi questo approccio a livello europeo lasciando nel frattempo libera iniziativa ai singoli Paesi membri, al fine di sdoganare sistemi adottati senza un previo dibattito pubblico a livello europeo. I fatti di oggi – ha concluso Frescobaldi – segnano uno scenario paradossale e ingovernabile, fatto di una babele di etichette all’interno dell’Unione europea che purtroppo non risolvono il problema dell’alcolismo, che dovrebbe essere basato su un approccio responsabile nei consumi di prodotti molto diversi tra loro".

"Una normativa unilaterale, discriminatoria e sproporzionata”: questo il commento di Micaela Pallini, Presidente di Federvini. “Un sistema unilaterale che spacca il mercato unico europeo, una modalità discriminatoria perché non distingue tra abuso e consumo e criminalizza prodotti della nostra civiltà mediterranea senza apportare misurabili ed effettivi benefici nella lotta contro il consumo irresponsabile”, continua la Presidente Pallini.

“Chiediamo che il Governo Italiano si attivi quanto prima per studiare ogni azione possibile, nessuna esclusa, per osteggiare una norma che contrasta con il buon senso e la realtà - conclude Pallini - forse è giunta l’ora che il tema venga trattato a livello politico in ambito UE, non da soli ma con i partner europei che hanno già manifestato gravi perplessità su questo tipo di normativa. È necessario una presa di posizione di fronte al mutismo della Commissione Europea.”

"Assurda la decisione dell'Irlanda di introdurre un'etichetta per tutte le bevande alcoliche, incluso il vino italiano. Nonostante la contrarietà del Parlamento europeo. Scelta che ignora la differenza tra consumo moderato e l'abuso di alcol. Chiederò l'intervento della Commissione Ue sul Wto", il commento su twitter del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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