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Tajani: "Non ci facciamo intimidire da minacce Houthi, se attaccati risponderemo"

Il vicepremier: "Noi difendiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno, ma non vogliamo essere attaccati da nessuno. Gli Houthi sono un'organizzazione terroristica"

Antonio Tajani (Fotogramma)
Antonio Tajani (Fotogramma)
05 febbraio 2024 | 13.41
LETTURA: 3 minuti

''Non ci facciamo intimidire dalle minacce degli Houthi'' e ''se attaccati risponderemo, questo deve essere chiaro''. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dei Med Dialogues in corso a Roma, dopo che un leader del gruppo yemenita, Mohamed Ali al-Houti, ha minacciato di colpire l'Italia "se parteciperà all'aggressione contro lo Yemen". ''Noi difendiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno, ma non vogliamo essere attaccati da nessuno'', ha aggiunto Tajani sottolineando che ''c'è una libera circolazione marittima e se ci saranno degli attacchi risponderemo''. ''Gli Houthi sono un'organizzazione terroristica'', ha affermato il ministro degli Esteri.

Sospensione Schengen

"Abbiamo scelto di tutelare la frontiera orientale, chiedendo la sospensione di Schengen, perché c'era il rischio ci fosse un incremento della migrazione irregolare e vista la situazione che si è venuta a creare in Medio Oriente, che può provocare la presenza di terroristi lungo la rotta balcanica. Abbiamo chiesto di verificare in maniera più scientifica l'ingresso di stranieri in Italia", ha detto inoltre il ministro degli Esteri in conferenza stampa alla Farnesina in occasione della riunione ministeriale sui Balcani Occidentali.

Ilaria Salis

"Ho incontrato in maniera riservata il padre della signora Salis, accompagnato dal suo avvocato. E' stato un incontro riservato e cordiale", ha dichiarato poi Tajani aggiungendo: "Quello che fa l'Italia è noto, non c'è nulla da aggiungere, continuiamo a impegnarci perché possa essere rispettata la normativa comunitaria per la tutela dei diritti dei detenuti, continuiamo in questa direzione".

"Non c'entra nulla" e non ha riflessi sul caso Salis l'eventuale adesione del partito del primo ministro ungherese, Viktor Orban, al gruppo dei conservatori Ecr, di cui fa parte Fratelli d'Italia, ha dichiarato ancora. "Il Parlamento europeo non è il governo italiano, qualora dovesse essere veritiera questa notizia (l'ingresso di Fidesz nell'Ecr, ndr), se e quando accadrà, non vedo cosa c'entri con il trattamento di detenzione della Salis", ha aggiunto Tajani.

Cosa ha detto leader Houthi

In un'intervista a 'La Repubblica' Mohamed Ali al-Houti, uno dei leader del movimento Ansar Allah (gli Houti) e cugino dell’attuale leader Abdul-Malik al-Houti, ha avvertito: "L’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un’escalation e una militarizzazione del mare, e non sarà efficace. Il passaggio delle navi italiane e di altri durante le operazioni yemenite a sostegno di Gaza è una prova che l’obiettivo è noto".

"Il nostro consiglio all’Italia è di esercitare pressione su Israele per fermare i massacri quotidiani a Gaza. Questo è ciò che porterà alla pace. Consigliamo all’Italia di rimanere neutrale, che è il minimo che può fare - ha aggiunto - Non c’è giustificazione per qualsiasi avventura al di fuori dei suoi confini".

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