La replica di Gerusalemme: "E' una forma di terrorismo psicologico"
Hamas propone di scambiare gli ostaggi israeliani con i detenuti palestinesi "nelle carceri del nemico". Yahia Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, ha annunciato che la sua organizzazione è "pronta ad un accordo immediato per lo scambio dei prigionieri, tutti gli ostaggi in cambio di tutti i detenuti".
Secondo Abu Obeida, portavoce dell'ala militare di Hamas, sarebbe stata proprio Gerusalemme, però, a ostacolare l'intesa. "Ci sono stati diversi contatti al riguardo di uno scambio di prigionieri", ma Israele non ha affrontato la questione con serietà. Obeida ha, poi, criticato gli aiuti limitati forniti a Gaza dagli Stati arabi: "Non ci aspettiamo che i Paesi arabi mobilitino i loro eserciti, ma non riescono nemmeno a far arrivare i soccorsi". "Siete così deboli e sottomessi da non potere nemmeno portare aiuti umanitari a Gaza", ha dichiarato. Hamas, ha poi aggiunto, non ha paura delle minacce di un'invasione di terra da parte di Israele: "Non siamo preoccupati per le minacce di Israele riguardo a un'incursione di terra, e siamo preparati, e diciamo al nemico che lo stiamo aspettando".
Una proposta di accordo, quella di Hamas, dichiara il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari che si può definire in un solo modo: "Terrorismo psicologico".