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Guerra Ucraina, Zelensky: "Russia vuole cancellarci"

Appello agli ebrei del mondo dopo la distruzione del mausoleo di Babi Yar a Kiev: "Non restate silenziosi"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
02 marzo 2022 | 09.45
LETTURA: 3 minuti

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha accusato la Russia di voler "cancellare" la storia del Paese. Intervenuto in video, dopo che le forze russe hanno distrutto ieri a Kiev il mausoleo del massacro nazista di Babi Yar, Zelensky ha esortato gli ebrei di tutto il mondo "a non rimanere silenziosi". "Hanno l'ordine di cancellare la nostra storia, cancellare il nostro Paese, cancellarci tutti", ha detto Zelensky, che è di origine ebraica.

Babi Yar è un fossato vicino Kiev usato dai nazisti per le esecuzioni. Fra il 29 e il 30 settembre 1941 vi furono uccisi 33.771 ebrei, secondo un dettagliato rapporto dei nazisti. L'appello di Zelensky arriva mentre Israele, pur condannando l'invasione dell'Ucraina, continua a mantenere un basso profilo per non tagliare i buoni rapporti con Mosca, cruciali per poter continuare a colpire basi iraniane in Siria.

Il popolo ucraino, ha detto ancora Zelensy, è diventato "simbolo di invincibilità". Il presidente ha sostenuto di ammirare "ciascuno di voi. L'intero mondo vi ammira, dalle star di Hollywood ai politici. Oggi, voi ucraini siete il simbolo dell'invincibilità. Il simbolo che ogni popolo in ogni paese può diventare in ogni momento il miglior popolo del mondo".

"Pensate a questo numero. Quasi 6mila soldati russi sono stati uccisi. Per ottenere cosa? Prendere l'Ucraina? Ma è impossibile. E questo non può essere cambiato da missili, bombe, tank, attacchi. Questa è la nostra terra natia. E per loro ci sarà un Tribunale internazionale per averci fatto la guerra", ha affermato.

LE PAROLE DI ZELENSKY: "PROSSIMO OBIETTIVO SANTA SOFIA?"

Dopo il mausoleo di Babi Yar a Kiev, cos'altro colpiranno i russi nella capitale? "La cattedrale di Santa Sofia? Il monastero delle Grotte? la Chiesa di Sant'Andrea?", così il presidente ucraino nel suo video di oggi.

"Per ogni persona normale che conosce la nostra storia, la storia mondiale, Babi Yar è una parte speciale di Kiev", ha detto Zelensky, aggiungendo che l'attacco indica come i russi sappiano poco dell'Ucraina. "Non sanno nulla della nostra capitale, della nostra storia". Il presidente, che è di origine ebraica e ha esortato gli ebrei di tutto il mondo "a non rimanere silenziosi", ha ricordato anche che il primo giorno dell'invasione vi è stato un attacco alla città di Uman, dove si trova la tomba del riverito rabbino Rabbi Nachman, meta ogni anno di un pellegrinaggio di ebrei ortodossi. "E' qui che ogni anno centinaia di migliaia di ebrei si uniscono ogni anno per pregare", ha detto Zelensky.

"Un attacco russo a Babi Yar, la più grande fossa comune dell'Olocausto, è un simbolo potente", ha scritto intanto sul sito del mausoleo Natan Scharansky, ex ministro israeliano nato in Ucraina, che è stato uno dei protagonisti del dissenso sovietico. "Ricostruiremo tutto", ha promesso. Intanto il mausoleo di Babi Yar ha dichiarato che userà la sua esperienza nel documentare le atrocità naziste per fare altrettanto con i crimini di guerra dell'invasione voluta da Vladimir Putin.

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