Per Mosca la città nel Donetsk è strategica per avanzata a nord
Le truppe russe hanno assunto il controllo completo della città orientale di Vuhledar, difesa dalle forze ucraine fin dall'inizio dell'invasione da parte di Mosca, due anni e mezzo fa. Il comando militare orientale dell'Ucraina ha confermato di aver ordinato alle truppe ancora impegnate nei combattimenti in alcune parti di Vuhledar di ritirarsi per evitare di essere circondate.
Fin dall'inizio della guerra la Russia cerca di conquistare questa città per avanzare più a nord e raggiungere snodi di trasporto regionali come Kurakhove e Pokrovsk. Ieri, i blogger militari pro-Cremlino avevano pubblicato diversi video che mostravano soldati russi con bandiere sui tetti di diversi edifici a Vuhledar. Sempre ieri, le autorità regionali di Donetsk avevano confermato che le truppe russe avevano quasi raggiunto il centro della città, con le forze ucraine ancora presenti in alcuni quartieri.
La Bbc ha parlato con due soldati della 72a brigata che sono riusciti a lasciare la città prima dell'assalto finale e ad assumere nuove posizioni nella stessa area. Affermano che le loro truppe si sono ritirate dalla città. Negli ultimi giorni i soldati ucraini hanno dovuto lasciare Vuhledar a piedi, perché era impossibile altrimenti andarsene, ha raccontato un mitragliere. Molti sono stati feriti e uccisi dai droni e dall'artiglieria russa mentre cercavano di retrocedere, ha raccontato un altro soldato. Molti altri sono ancora dispersi.
Una delegazione di parlamentari italiani è a Odessa. “L’allarme delle sirene antiaeree che per oltre quattro ore hanno accompagnato la notte di Odessa ci ricordano quanto ancora pericolosa e attuale sia l’aggressione russa in Ucraina”, ha detto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia che, in qualità di presidente del gruppo di collaborazione con il Parlamento ucraino, guida la delegazione.
Dopo l’incontro con il governatore della regione, oggi la delegazione ha visitato il centro Caritas Spes nel quale è impegnata l’associazione emiliana 'Giovanni XXIII' ed ha avuto un lungo colloquio con il sindaco di Odessa. La delegazione ha poi visitato la Cattedrale della Trasfigurazione dove l’Italia ha assunto l’onere della ricostruzione in seguito alla devastazione di un missile russo. Lasciata Odessa, i parlamentari continueranno la missione a Kiev.