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Ucraina, via libera Usa a pacchetto aiuti. Biden: "Armi a Kiev già questa settimana"

Dopo la Camera, anche il Senato approva il piano da 95 miliardi di dollari, che comprende anche fondi per Israele e Taiwan. Zelensky: "Un aiuto vitale". Tel Aviv: "Chiaro messaggio ai nostri nemici". Von der Leyen avverte: "Vittoria Putin cambierebbe storia europea"

Congresso Usa  - (Fotogramma)
Congresso Usa - (Fotogramma)
24 aprile 2024 | 07.28
LETTURA: 5 minuti

Via libera del Congresso Usa al pacchetto di aiuti militari ed economici per l'Ucraina. Il piano da 95 miliardi di dollari, che comprende anche fondi per Israele, Taiwan e un ultimatum a TikTok, è stato approvato al Senato con ampio sostegno bipartisan dopo mesi di stallo nei negoziati.

Il voto finale è stato 79-18. Quindici repubblicani hanno votato contro il disegno di legge insieme a tre democratici. Quarantotto democratici e 31 repubblicani hanno votato a favore del disegno di legge. L'approvazione rappresenta una vittoria significativa per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che oggi stesso firmerà il disegno di legge. "Firmerò questo disegno di legge e mi rivolgerò al popolo americano non appena arriverà sulla mia scrivania, così potremo iniziare a inviare armi ed equipaggiamenti all'Ucraina questa settimana", ha detto Biden.

Poco prima del passaggio finale, il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha iniziato il suo breve intervento con “finalmente, finalmente, finalmente”. “Stasera, possa Vladimir Putin rimpiangere il giorno in cui ha messo in dubbio la determinazione americana”, ha detto.

Il pacchetto unisce quattro progetti di legge che la Camera ha votato separatamente sabato, fornendo quasi 61 miliardi di dollari in aiuti per l’Ucraina, oltre 26 miliardi di dollari per Israele e più di 8 miliardi di dollari per l’Indo-Pacifico. I primi tre progetti di legge sono molto simili al pacchetto approvato dal Senato all’inizio di quest’anno, che il presidente della Camera Mike Johnson aveva originariamente rifiutato di portare alla Camera.

Il quarto disegno di legge aumenta le sanzioni sui beni russi e contiene termini che potrebbero portare al divieto di TikTok negli Stati Uniti. La società madre cinese ByteDance concede circa nove mesi per vendere TikTok , altrimenti l’app verrà bandita dagli app store americani.

Pentagono: "Auti militari entro pochi giorni"

L’assistenza militare statunitense potrà arrivare in Ucraina entro pochi giorni, una volta che il presidente Joe Biden avrà firmato il disegno di legge sugli aiuti, ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder. "Grazie a organizzazioni come il Security Assistance Group-Ukraine e ai nostri sforzi con alleati e partner internazionali, abbiamo creato una rete logistica molto solida per consentire la consegna di aiuti in Ucraina", ha affermato Ryder.

Zelensky:"Approvazione aiuti rafforza ruolo Usa come faro democrazia"

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato degli Stati Uniti "per aver approvato un aiuto vitale per l'Ucraina". "Grazie al leader della maggioranza Chuck Schumer e al leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questo disegno di legge bipartisan, e a tutti i senatori statunitensi di entrambi i partiti che hanno votato a favore", ha scritto il presidente sul suo canale Telegram. "Questo voto rafforza il ruolo dell'America come faro della democrazia e leader del mondo libero".

"Sono anche grato a tutti gli americani che continuano a sostenere l'Ucraina e si rendono conto che il significato storico di questo disegno di legge va oltre la politica. Apprezzo anche il sostegno del presidente Biden e attendo con ansia la rapida firma del disegno di legge e la consegna del prossimo pacchetto di aiuti militari", ha aggiunto Zelensky, sottolineando che "le capacità a lungo raggio dell'Ucraina, l'artiglieria e la difesa antiaerea sono strumenti estremamente importanti per il rapido ripristino di una pace giusta".

Von der Leyen: "Vittoria Putin cambierebbe storia europea"

"Una vittoria di Vladimir Putin non cambierebbe solo la carta geografica, non metterebbe solo una maschera sul volto della nazione ucraina, ma cambierebbe il corso della storia europea. La nostra Unione non sarebbe mai più la stessa", avverte la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando nella plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo, durante la celebrazione dei vent'anni dall'allargamento del 2004. L'Ucraina, aggiunge, "sta portando un pesante fardello sulle spalle per conto di tutti noi e paga un prezzo altissimo ogni giorno. Abbiamo visto attacchi devastanti alle infrastrutture ucraine e giorni difficili sul campo di battaglia. Amici miei, c'è solo un modo per affrontare questa situazione, c'è un solo linguaggio che Putin capisce: dobbiamo fornire all'Ucraina i mezzi per difendersi", conclude.

Israele

Anche Israele ha ringraziato il Senato degli Stati Uniti per l'approvazione degli aiuti militari. "Ringrazio il Senato americano per aver adottato, con un'ampia maggioranza di entrambi i partiti, questo aiuto a Israele che è una chiara garanzia della forza della nostra alleanza e invia un messaggio forte a tutti i nostri nemici", ha affermato il ministro Israel Katz in un post pubblicato oggi sul suo account X.

Ira Pechino

"E' come darsi la zappa sui piedi" perché "aumenta il rischio di conflitto", tuona la Cina criticando i nuovi aiuti Usa a Taiwan, isola di fatto indipendente, ma che Pechino considera una "provincia ribelle" e per la quale vuole la "riunificazione". La Repubblica Popolare fa sentire la sua voce mentre a Shanghai è sbarcato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Gli aiuti non garantiranno sicurezza a Taiwan né "salveranno il suo futuro verso l'indipendenza", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin.

"Questo porterà solo a un aumento delle tensioni e favorirà il rischio di conflitto e confronto nello Stretto di Taiwan - ha incalzato nelle dichiarazioni rilanciate da The Paper - E' come darsi la zappa sui piedi". Rinnovato quindi l'invito a Washington a rispettare il "principio di un'unica Cina" con la richiesta è di "smettere di consegnare armi a Taiwan". La Cina "seguirà da vicino gli sviluppi su questo dossier e adotterà le misure necessarie, risolute ed efficaci, per salvaguardare la sua sovranità, sicurezza e integrità territoriale".

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