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Lukashenko: "Ucraina ha schierato 120mila soldati a confine con Bielorussia"

Kiev distrugge secondo ponte nel Kursk. La richiesta del presidente Zelensky agli alleati: "Rimuovere barriere che ostacolano azioni contro Russia"

Il presidente bielorusso Lukashenko - Fotogramma /Ipa
Il presidente bielorusso Lukashenko - Fotogramma /Ipa
18 agosto 2024 | 08.54
LETTURA: 4 minuti

Più di 120mila militari schierati dall'Ucraina ai confini con la Bielorussia. Questa la denuncia del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, che fa riferimento ad un quadro ad alta tensione tra i due paesi. A sua volta, Minsk ha inviato formazioni militari lungo l'intero confine che, sempre secondo il presidente, è stato minato "come non mai" e che le forze di Kiev soffrirebbero ingenti perdite se cercassero di varcarlo.

L'agenzia di stampa Belta calcola che le unità militari dispiegate dalla Bielorussia al fronte costituiscano quasi un terzo delle forze totali. "Abbiamo trasferito le forze al confine e concentrate in alcuni punti e in caso di guerra sarebbero la nostra difesa, i nostri militari lungo l'intero confine", ha affermato in una intervista alla televisione russa. Venerdì il ministro della Difesa bielorusso Viktor Khrenin aveva dato come altamente probabile una provocazione dell'Ucraina.

Kiev distrugge secondo ponte nel Kursk

Le forze aeree ucraine hanno denunciato la distruzione di un secondo ponte sul fiume Selm, vicino alla zona in cui le unità militari a terra hanno preso il controllo dei territorio russo, nella regione di Kursk. Il ponte, ancora in piedi ma con un largo buco al centro, si trova vicino all'insediamento di Zvannoe, a nord ovest di Glushkovo, dove venerdì scorso era stato distrutto un altro ponte. "Le forze aeree stanno sottraendo opzioni logistiche al nemico con colpi di precisione che avranno un impatto considerevole sulle operazioni di combattimento", ha precisato il comando.

Nella zona di Glushkovo rimane solo un ponte utilizzabile per il rifornimento delle forze russe dispiegate nella zona. Il ponte è vicino al villaggio di Karyzh, a sei chilometri a est di Zvannoe. La posizione delle forze russe dispiegate a difesa del territorio russo, a contatto con gli ucraini che lo hanno invaso, sono in difficoltà e rischiano di cadere in una sacca, di avere come uniche alternative quella della resa o del ritiro. In questo secondo caso, lasceranno libera una vasta porzione di territorio.

Zelensky: "Rimuovere barriere che ostacolano azioni contro Russia"

In Ucraina "stiamo facendo il possibile per fornire ai nostri guerrieri le armi e rifornimenti necessari: è cruciale che i nostri partner rimuovano le barriere che ostacolano la nostra azione per indebolire le posizioni russe nel modo in cui richiede questa guerra". E' quanto ha detto intanto Volodymyr Zelensky in un video messaggio pubblicato su X in cui sottolinea che "capacità a lungo raggio sono la risposta ai problemi strategici più critici di questa guerra".

"Il coraggio dei nostri soldati e la resilienza delle nostre brigate di combattimento compensa la mancanza di decisioni essenziali da parte dei nostri partner", aggiunge il presidente ucraino affermando che "abbiamo bisogno di tutti i partner che possono veramente aiutare". "Possiamo con decisione negare agli occupanti ogni possibilità di avanzare e provocare distruzione se avessimo capacità a lungo raggio sufficienti", conclude Zelensky.

Kiev: "Respinti missili russi su capitale"

Le forze ucraine hanno intanto annunciato di aver sventato un attacco missilistico russo su Kiev all'inizio di domenica. "Questa mattina presto, intorno alle 05:00 (02:00 GMT), il nemico ha usato armi balistiche per lanciare un attacco missilistico su Kiev", hanno riferito le autorità su Telegram. Secondo la stessa fonte, è "molto probabile" che si tratti di "missili balistici nordcoreani KN-23".

Secondo le informazioni preliminari, i dispositivi sono stati intercettati durante l'avvicinamento alla capitale ucraina e quindi non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo", ha detto l'amministrazione. Anche i droni d'attacco russi hanno preso di mira la città "quasi contemporaneamente" e sono stati tutti "distrutti" al di fuori del perimetro di Kiev dalle difese aeree, sostengono le autorità.

La Russia avrebbe lanciato missili balistici e da crociera Iskanader-K contro la città di Kiev alle prime ore di questa mattina. Non ci sono state vittime e neanche danni ai beni, ha reso noto l'amministrazione militare della città. I missili sono stati intercettati in coincidenza con la periferia di Kiev. E' già il terzo attacco russo sulla capitale ad agosto, con ogni attacco a sei giorni di distanza dall'altro.

Mosca: "Attacchi contro 30 insediamenti a Belgorod"

La Russia denuncia intanto che le forze ucraine hanno lanciato attacchi contro 30 insediamenti della regione russa di Belgorod, a sud di quella di Kursk dove la scorsa settimana è scattata una inaspettata incursione delle forze di Kiev. Il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, ha confermato gli attacchi ucraini hanno provocato il ferimento di almeno 4 civili e numerosi danni agli edifici e alle infrastrutture energetiche della regione.

Il ministero della Difesa russo afferma invece che i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto dei veicoli senza pilota nella notte. "I sistemi di difesa aerea hanno distrutto cinque droni ad ala fissa ucraini, tra cui due abbattuti nella regione di Belgorod, uno nella regione di Kursk e due nella regione di Rostov", ha affermato il ministero.

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