Kiev annuncia il controllo di quasi mille km quadrati a Kursk
Mentre prosegue l'incursione dell'Ucraina in territorio russo, i servizi segreti esteri di Mosca hanno accusato il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, di aver adottato misure "folli" che minacciano di far degenerare la guerra ben oltre i confini del suo Paese. Lo riferisce un rapporto dell'agenzia di stampa statale russa RIA.
L'accusa arriva mentre il generale Oleksandr Syrskyi afferma che le sue truppe ora controllano 1.000 km quadrati della regione di Kursk. Il comandante ha rilasciato la dichiarazione in un video pubblicato lunedì sul canale Telegram di Zelenskiy. Nel video, ha informato il presidente sulla situazione in prima linea. "Le truppe stanno svolgendo i loro compiti. I combattimenti continuano effettivamente lungo tutta la linea del fronte. La situazione è sotto il nostro controllo", ha affermato Syrskyi.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha promesso una “risposta degna” all’attacco di Kursk e ha ordinato alle sue truppe di “cacciare il nemico dai nostri territori”.
Secondo l'Institute for the Study of War (ISW), l'Ucraina potrebbe controllare circa 800 kmq di territorio russo nella regione di Kursk, e non i 1.000 dichiarati dal comandante militare di Kiev. L'ISW afferma che al 12 agosto le forze ucraine sono avanzate "di circa 800 chilometri quadrati".
L'ispezione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) nella torre di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporiyia non ha permesso di determinare le cause dell'incendio scoppiato domenica e sulla cui responsabilità c'è stato uno scambio di accuse Kiev-Mosca. In una nota l'Agenzia chiarisce che il team inviato sul posto non ha rinvenuto resti di droni, secondo le accuse della Russia.
Gli ispettori non sono stato in grado di "trarre conclusioni definitive sulla base dei risultati e delle osservazioni fatte finora", prosegue il comunicato, secondo cui "è improbabile che la fonte principale dell'incendio sia partita dalla base della torre di raffreddamento".