Scholz: "Serve nuova conferenza di pace con Mosca al tavolo"
Dalla Russia ci sarà ''una risposta appropriata attacchi in profondità nel suo territorio'' con l'utilizzo di ''missili Atacms'' di fabbricazione americana. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov sostenendo che ''la decisione di colpire la Russia con missili Atacms è già stata presa e stanno cercando di formalizzarla attraverso i media''.
Mosca distruggerà i missili Atacms a lungo raggio di fabbricazione americana che verranno forniti alle forze armate ucraine, ha dichiarato poco sopo il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov.
La Russia ha colpito due volte la città di Kostiantynivka, nell'oblast' di Donetsk, uccidendo tre persone e ferendone cinque. Lo ha riferito il governatore regionale Vadym Filashkin, precisando che le forze russe hanno attaccato la prima volta intorno a mezzogiorno con l'artiglieria, uccidendo due donne di 73 e 81 anni e danneggiando quattro case, un negozio e una linea elettrica. Due ore dopo, il secondo attacco, che ha lasciato un'altra persona morta e cinque ferite, ha aggiunto Filashkin.
Durante la notte le difese aeree ucraine hanno abbattuto 20 dei 25 droni kamikaze di fabbricazione iraniana, gli Shahed, lanciati dalla Russia, ha affermato l'Aeronautica Militare ucraina spiegando che cinque droni sarebbero stati "persi" in territorio ucraino e non avrebbero raggiunto i loro obiettivi.
Più di 150mila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case nella regione russa di Kursk dove dallo scorso sei agosto sono entrate le forze ucraine, ha reso noto il governatore, Andrei Smirnov. Gli sfollati sono stati trasferiti in zone di sicurezza, ha detto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato le forze russe di aver commesso oltre 130.000 crimini di guerra nel corso dell'invasione dell'Ucraina e ha ricordato l'attacco alla prigione di Olenivka e i massacri di Mariupol e Bucha. Il capo dello Stato - rende noto la presidenza ucraina - ha insistito nella richiesta di garantire che "il paese occupante debba essere ritenuto responsabile delle sue azioni", ha sottolineato che "probabilmente non c'è Paese al mondo che non abbia sentito parlare di ciò che la Russia ha fatto sulla nostra terra e contro il nostro popolo". "La giustizia non conosce frontiere. Deve essere valorizzata allo stesso modo ovunque: Europa, America, Asia, Africa, Oceania", ha affermato il presidente, aggiungendo che il governo ucraino ha valutato in 137mila i crimini commessi da Mosca in questi ultimi due e mezzo anno di guerra.
"La Russia sta combattendo con brutale durezza e conduce questa guerra senza nessun limite. È terribile, per questo va detto in questa sede che sosterremo l'Ucraina incondizionatamente fino alla fine". A ribadirlo è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz che, intervenendo al Bundestag, ha ribadito oggi il suo appello a tenere un'altra conferenza di pace, con un posto riservato al tavolo per il Cremlino. "È il momento, è il momento di sondare le opzioni disponibili”, ha detto Scholz in un discorso al Bundestag a Berlino. "Abbiamo bisogno di un'altra conferenza di pace. E la Russia deve avervi posto. Questo è il compito che dobbiamo affrontare ora, per sondare ciò che è possibile", ha affermato Scholz.
Riconoscendo che una parte degli elettori tedeschi sono contrari a fornire aiuti militari all'Ucraina e hanno appoggiato partiti che hanno fatto una campagna esplicita contro tale sostegno, Scholz ha sottolineato che la cosa giusta da fare è "sostenere l'Ucraina finché sarà necessario". Allo stesso tempo, "si farà tutto il possibile per garantire che sia esplorata la possibilità di avere una pace giusta che non sia una pace imposta, non una capitolazione, che rispetti l'integrità e la sovranità dell'Ucraina come paese invaso".
Scholz aveva precedentemente suggerito di organizzare un'altra conferenza di pace con la partecipazione della Russia in una lunga intervista rilasciata di recente all'emittente pubblica Zdf. Osservazioni accolte da forti critiche da parte di altri politici tedeschi, in particolare dall'opposizione di centro-destra dei Cristiano Democratici della Cdu, che hanno accusato Scholz di fare marcia indietro sul suo sostegno a Kiev.