La costruzione era stata ordinata da Trump. Tra gli ordini esecutivi che il presidente firmerà dopo l'insediamento vi è anche il ritorno nell'Oms
Dallo stop alla realizzazione del muro anti-migranti al confine con il Messico, al rientro degli Stati Uniti nell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Dal ritorno nell'Accordo di Parigi sul clima, alla revoca del 'muslim ban'. Sono questi alcuni degli ordini esecutivi che il presidente eletto Joe Biden firmerà subito dopo la cerimonia di insediamento a Washington, come fa sapere in una nota il suo staff.
"Il presidente eletto Biden agirà non solo per cancellare i danni più gravi dell'Amministrazione Trump, ma anche per iniziare a far avanzare il nostro Paese. Queste azioni sono audaci, iniziano il lavoro per realizzare le promesse fatte dal presidente eletto Biden al popolo americano e, cosa importante, rientrano nel ruolo costituzionale del presidente", si legge nella nota.
Tra i provvedimenti che Biden prenderà immediatamente dopo l'inaugurazione ci sarà quello di chiedere agli americani di indossare la mascherina per i primi 100 giorni del suo mandato. Sempre nell'ambito della lotta al Covid-19, Biden fermerà il processo di ritiro della precedente Amministrazione dall'Oms, un'organizzazione definita "essenziale" nel contrasto alla pandemia.
Biden, inoltre, firmerà il rientro nell'Accordo di Parigi. L'atto sarà depositato già oggi presso le Nazioni Unite e gli Stati Uniti ne faranno ufficialmente di nuovo parte tra un mese. "Gli Stati Uniti torneranno in grado di esercitare la leadership globale nel portare avanti gli obiettivi dell'Accordo", si legge nel comunicato.
Il presidente eletto firmerà quindi un ordine esecutivo per porre fine al cosiddetto 'muslim ban', uno dei provvedimenti chiave della politica per l'immigrazione di Trump. La misura attualmente in vigore limita l'accesso negli Usa per motivi di sicurezza ai cittadini provenienti da Iran, Libia, Somalia, Siria e Yemen, oltre a quelli provenienti dal Venezuela e dalla Corea del Nord.
Biden, infine, annuncerà lo stop alla costruzione del muro anti-migranti al confine con il Messico, dichiarando la cessazione immediata della dichiarazione di emergenza nazionale che fu usata come "pretesto" per finanziare il muro.