Ma per alcune fonti è stato uno stratagemma per spingere miliziani Hamas nei tunnel poi bombardati
La notizia dell'avvio, la notte scorsa, dell'attacco di terra israeliano a Gaza è stato il risultato di "un equivoco" con i media internazionali. E' quanto afferma l'Idf - le Forze di difesa israeliane -, parlando di un equivoco provocato da una "dichiarazione ambigua" dello stesso esercito israeliano in cui, poco prima della nostra mezzanotte, si affermava che "le forze aeree e terrestri israeliane stavano attaccando la Striscia di Gaza".
Dopo questo tweet dell'Idf, seguito da una dichiarazione Benjamin Netanyahu in cui si affermava che "stiamo facendo pagare un duro prezzo ad Hamas, l'operazione andrà avanti fino a quando sarà necessario", tutti i principali media internazionali hanno titolato sulla notizia dell'avvio dell'attacco di terra.
Ma dopo poco più di un'ora, i media israeliani hanno cominciato a riportare dichiarazioni di un portavoce dell'esercito che precisavano che le truppe israeliane non erano entrate in Gaza. "I militari, i tank e l'artiglieria erano vicini al confine, ma ancora sul lato israeliano", ha detto il portavoce dell'esercito a 'Times of Israel'.
Una dichiarazione in contrasto con quella data, allo stesso reporter del giornale israeliano, del portavoce responsabile dei contatti con i media internazionali, il quale ha confermato in modo non ambiguo che le forze israeliane erano a Gaza. Salvo poi, alcune ore dopo, correggersi, diffondendo una dichiarazione in cui affermava che l'equivoco era il risultato di "un errore di comunicazione interna" di cui si assumeva la responsabilità.
Il portavoce dell'Idf, Hidai Zilberman, ha detto che è stata avviata un'inchiesta interna per capire che cosa abbia provocato l'equivoco. 'Channel 12' rivela che in realtà la dichiarazione non sarebbe stata affatto un errore, ma uno stratagemma per far correre i miliziani di Hamas a ripararsi nei tunnel sotterranei, che sono stati massicciamente bombardati la notte scorsa dai raid aerei israeliani.