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Musk, ancora liti con il cerchio magico di Trump: nuovo scontro sulle nomine

Nel mirino del miliardario c'è Boris Epshteyn, un consigliere di lungo corso del tycoon. L'"enorme esplosione" tra i due alla cena di Mar a Lago raccontata dai media Usa

Donald Trump e Elon Musk - Afp
Donald Trump e Elon Musk - Afp
19 novembre 2024 | 07.07
LETTURA: 2 minuti

Ancora voci sui media americani di tensioni tra il cerchio magico di Donald Trump e Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo che è stato cruciale per la vittoria del tycoon e che secondo alcuni si comporta da co-presidente. Ora è il ben informato Axios a rivelare la lite che sarebbe scoppiata la scorsa settimana tra il fondatore di Tesla e patron di X con Boris Epshteyn, un consigliere di lungo corso di Trump.

Secondo la ricostruzione, Musk avrebbe messo in discussione la troppa influenza del 43enne avvocato, nato a Mosca e naturalizzato americano, consigliere di Trump sin dal 2016, nel processo delle nomine dell'amministrazione. In particolare quella, controversa, di Matt Gaetz alla Giustizia e William McGinley a capo ufficio legale alla Casa Bianca.

A far arrabbiare Epshteyn, che ha coordinato anche il team di difesa del tycoon nei suoi tanti processi, il fatto che Musk mettesse in dubbio le credenziali dei candidati da lui presentati, compresi Todd Blanche e Emil Bove, i penalisti che hanno difeso Trump e che avranno alti incarichi al dipartimento di Giustizia.

"Lite? Enorme esplosione a Mar a Lago"

Ne è nata una lite animata, descritta come "un'enorme esplosione" dalle fonti di Axios, durante una cena mercoledì scorso a Mar a Lago, con altri ospiti al tavolo, con Musk che ha accusato Epshteyn di passare ai media informazioni sulla transizione di Trump, comprese le nomine. Epshteyn ha risposto che Musk non sapeva di che cosa stesse parlando.

La lite tra i due non arriva di sorpresa, ma è il segnale che il cerchio magico di consiglieri ed intimi di vecchia data siano sempre più innervositi dalla costante ed invadente presenza al fianco di Trump del miliardario, che la stampa americana ha già soprannominato 'first buddy'. Come hanno rivelato nei giorni scorsi fonti di Nbcnews, Musk mette la bocca su tutto e, soprattutto, promuove e spinge suoi candidati, anche facendo ricorso ad esternazioni sul 'suo' X.

Questo non vuol dire che nell'entourage di Trump non vi siano degli entusiasti di Musk, a partire dalla sua famiglia, i figli Don jr e Eric, e la nipote Kai che lo considera uno "zio acquisito". Anche il vice presidente eletto e JD Vance e il commentatore di estrema destra Tucker Carlson hanno un buon rapporto con lui.

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