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Morte Darya Dugina, chi è l'attentatrice secondo la Russia

Russia accusa: "E' un membro del battaglione Azov"

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
22 agosto 2022 | 18.05
LETTURA: 3 minuti

Per l'attentato che a Mosca ha ucciso Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, la Russia accusa una donna ucraina, la 43enne Natalia Vovk, considerata una componente del battaglione Azov. E' quanto sostengono alcuni siti russi, legati al Cremlino, che mostrano immagini di quella che sostengono essere un documento di identità che la qualifica come un membro del battaglione.

Secondo Mosca, Vovk aveva affittato un appartamento nello stesso palazzo di Mosca in cui viveva la vittima. Per l'intelligence esterna russa, l'omicidio della figlia di Alexander Dugin "è stato commesso e preparato dai servizi speciali ucraini".

Vovk sarebbe arrivata in Russia il 23 luglio scorso insieme alla figlia dodicenne. Le due hanno partecipato al festival 'Tradizione' a cui erano presenti Aleksandr Dugin e la figlia. A Mosca avevano affittato un appartamento nel condominio in cui risiedeva Dugina e usato una Toyota Land Cruiser per seguire la giornalista. I servizi segreti russi hanno diffuso un video che mostrerebbe Natalia Vovk, la donna ucraina indicata come l'esecutrice dell'attentato di sabato contro Darya Dugina. Secondo la Tass il filmato mostra anche la donna che entra nel palazzo della giornalista, dove lei aveva preso in affitto un appartamento, e mentre lascia la Russia diretta in l'Estonia.

La Vovk e la figlia 12enne si sarebbero trovate al confine alle 12.02 di ieri, dove l'auto sulla quale si trovavano, una Mini Cooper, è stata accuratamente ispezionata. Il video mostra anche le immagini dell'auto di Vovk, riprese dalle telecamere a circuito chiuso.

UCRAINA - La Guardia nazionale ucraina smentisce le notizie di media russi secondo cui Natalia Vovk, la donna accusata di essere l'esecutrice dell'attentato contro Darya Dugina, avrebbe fatto in passato parte del battaglione Azov. L'accusa ai "propagandisti russi" è di "cercare di giustificare con i propri cittadini la precedente decisione di considerare un'unità della Guardia nazionale dell'Ucraina come organizzazione terroristica, mostrando ai russi 'i crimini commessi da Azov' sul territorio della Federazione russa", afferma la Guardia nazionale in una dichiarazione su Facebook in cui si precisa che la donna non è stata nell'unità Azov.

ESTONIA - L'Estonia non avrebbe ricevuto una "richiesta ufficiale" di estradizione dalle autorità russe riguardo Natalia Vovk, la donna accusata di essere l'esecutrice dell'attentato contro Darya Dugina. Lo riporta l'agenzia russa Interfax. "Possiamo pubblicare i dati delle persone che attraversano il confine solo nei casi previsti dalla legge - si legge sull'Interfax che scrive di una risposta in tal senso ricevuta a una domanda inviata al ministero degli Esteri estone - Non abbiamo ricevuto nessuna informazione ufficiale o richiesta da parte di le autorità russe su questo". Secondo i servizi russi l'ucraina Vovk sarebbe riuscita a fuggire in Estonia.

Il ministro degli Esteri estone, Urmas Reinsalu ha bollato così la versione delle autorità russe sul caso Darya Dugina come "una provocazione". L'Fsb ha puntato il dito contro i servizi ucraini per l'omicidio e ha identificato come responsabile una donna accusata di essere poi fuggita in Estonia. "La consideriamo una provocazione della Federazione Russa", ha detto il capo della diplomazia estone alla rete Err.

Secondo il ministro l'obiettivo di Mosca è fare pressioni su Tallinn affinché cambi la sua politica nei confronti della Russia. Proprio oggi il ministro - che ha parlato con il collega ucraino, Dmytro Kuleba - ha invocato nuove sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina.

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