Sono 140, tra cui Angola, Nuova Zelanda, Ruanda e Sudafrica - secondo i dati di Amnesty International - i Paesi abolizionisti totali per legge o nella pratica, mentre 58 quelli che la mantengono. Indonesia, Valls difende Atlaoui : "Contrari a pena di morte"
Più di due terzi dei Paesi al mondo hanno abolito la pena di morte per legge o nella pratica. Al 31 dicembre 2014 quelli che hanno abolito la pena di morte per tutti i reati erano 98, mentre 7 quelli abolizionisti solo per i reati comuni - mantenendola per casi eccezionali, ad esempio i reati commessi in tempo di guerra - e 35 quelli abolizionisti nella pratica (nei quali le esecuzioni non hanno luogo da almeno dieci anni, oppure hanno introdotto delle moratorie sulle esecuzioni). Secondo i dati di Amnesty International, sono quindi 140 i Paesi abolizionisti totali per legge o nella pratica, mentre 58 quelli che mantengono la pena di morte.
Angola, Nuova Zelanda, Ruanda e Sudafrica, così come Turchia, Uruguay e Venezuela, si legge sul sito dell'Ong internazionale per la difesa dei diritti umani, sono tra i 140 Paesi che hanno abolito la pena di morte per tutti i reati, mentre i sette abolizionisti per reati comuni sono: Brasile, Cile, El Salvador, Figi, Israele, Kazakistan e Perù. Tra i 35 abolizionisti de facto ci sono invece, ad esempio, Algeria, Corea del Sud, Eritrea, Federazione Russa, Kenya e Tunisia.
Quelli che mantengono in vigore la pena di morte sono 58. Di questi fanno parte: Afghanistan, Arabia Saudita, Bahamas, Bielorussia, Cina, Corea del Nord, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Guatemala, India, Indonesia, Iran, Iraq. Nell'ultima categoria rientrano, tra gli altri, anche Giamaica, Giappone, Giordania, Kuwait, Lesotho, Libano, Libia, Malesia, Nigeria, Siria, Somalia, Usa, Thailandia, così come Vietnam, Yemen e Zimbabwe.