Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità: "Dal minimo di 10mila decessi settimanali a ottobre ai 40mila della scorsa settimana, oltre la metà in Cina"
Cautela sulla fine dell'emergenza sanitaria globale. Il Covid fa ancora troppi morti: la scorsa settimana se ne sono registrati circa 40mila, più della metà in Cina. Lo sottolinea il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nell'intervento al Comitato emergenze dell'Oms, riunito per valutare se Sars-Cov-2 rappresenta ancora una minaccia di salute pubblica di portata globale.
"Entrando nel quarto anno di pandemia, siamo senz'altro in una situazione migliore rispetto a un anno fa, quando l'ondata di Omicron era al picco e oltre 70mila morti a settimana venivano riportate all'Oms", premette Tedros. Ma, nelle ultime settimane, il boom di contagi in Cina ha portato a un aumento dei decessi, da non sottovalutare. Lo scorso ottobre, quando si è tenuta l'ultima riunione del Comitato emergenze, "il numero di morti era il più basso dall'inizio della pandemia - ricorda Tedros - meno di 10mila a settimana. Ma dall'inizio di dicembre, i decessi sono tornati nuovamente ad aumentare: 40mila circa la scorsa settimana, oltre la metà in Cina".
In totale, negli ultimi 2 mesi sono state registrate più di 170mila morti. "Il numero attuale è senz'altro più alto", sottolinea il Dg, ricordando che "in molti Paesi gli strumenti salva-vita come i vaccini non sono diffusi fra le fasce di popolazione che ne hanno più bisogno, molti sistemi sanitari faticano a fronteggiare Covid-19 e la sorveglianza e il sequenziamento dei casi sono diminuiti drasticamente in quasi tutto il mondo".