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Cina, risoluzione a Strasburgo: M5S, Salis e Lucano votano contro condanna provocazioni verso Taiwan

Voto contrario degli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle e dei due di Avs che militano nel gruppo della Sinistra

Parlamento Europeo a Strasburgo (Afp)
Parlamento Europeo a Strasburgo (Afp)
24 ottobre 2024 | 18.26
LETTURA: 3 minuti

Gli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle e i due di Avs che militano nel gruppo della Sinistra, Ilaria Salis e Mimmo Lucano, hanno votato contro, oggi a Strasburgo, alla risoluzione che condanna le provocazioni militari della Cina nei confronti di Taiwan. Sono stati i soli, tra gli italiani, ad opporsi al testo, che è passato con 432 voti a favore, 60 contrari e 71 astenuti. Secondo fonti parlamentari, il testo non ha convinto i 5S, perché considerato un po' troppo aggressivo in alcune parti. Gli altri deputati di Avs, che siedono tra i Verdi/Ale, hanno votato a favore, a differenza di Lucano e Salis; favorevoli anche gli eurodeputati di Fdi, Pd, Forza Italia, Lega. Tra i contrari spicca il grosso del gruppo di estrema destra Esn, creato dai tedeschi di AfD. Tra le astensioni si segnalano quelle dei greci di Nea Dimokratia (Ppe) e dei francesi del Rassemblement National (Patrioti).

Il testo della risoluzione

Nella risoluzione il Parlamento Europeo condanna le "continue provocazioni militari" della Cina contro Taiwan e respinge "fermamente" qualsiasi modifica unilaterale dello status dello Stretto. Nel testo adottato oggi a Strasburgo, i deputati condannano le esercitazioni militari "ingiustificate" della Cina del 14 ottobre e le continue provocazioni militari contro Taiwan, sottolineando che l’incremento dell'attività militare modifica l’equilibrio di potere nella regione Indo-pacifica. Questi tentativi, spiegano gli eurodeputati, in particolare con la forza o la coercizione, non saranno accettati e incorreranno in una reazione decisa e ferma.

Il Parlamento, inoltre, respinge "fermamente" i tentativi della Cina di distorcere la storia e le norme internazionali e sottolinea che la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite non prende posizione su Taiwan. Si oppone ai "costanti sforzi" della Cina volti a bloccare la partecipazione di Taiwan alle organizzazioni multilaterali e invita l'Ue e i suoi Stati membri a sostenere la partecipazione significativa di Taiwan alle organizzazioni internazionali, come l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale, l'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol) e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. I deputati esortano, inoltre, le Nazioni Unite a concedere ai cittadini e ai giornalisti taiwanesi il diritto di accedere ai suoi locali.

Il testo sottolinea, d'altro canto, che l'Ue mantiene il suo impegno a favore della politica di 'una sola Cina', come fondamento politico delle relazioni con Pechino, sostenendo iniziative che promuovono il dialogo e il rafforzamento della fiducia. I deputati condannano "fermamente" le dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping, secondo cui la Repubblica Popolare Cinese non rinuncerà "mai" al diritto di usare la forza nei confronti di Taiwan, insistendo sul fatto che l'uso di misure coercitive per conseguire l'unificazione contraddice il diritto internazionale. Sottolineano che solo il governo democraticamente eletto di Taiwan può rappresentare il popolo taiwanese a livello internazionale ed esprimono preoccupazione per l'uso da parte della Cina della disinformazione ostile, per minare la fiducia nella democrazia e nella governance di Taiwan.

Per i deputati, il comportamento sempre più aggressivo della Cina, in particolare verso i suoi vicini, come lo Stretto di Taiwan e il Mar Cinese Meridionale, rappresenta un rischio per la sicurezza regionale e globale. L'Ue e i suoi Stati membri dovrebbero rafforzare le proprie capacità marittime nella regione. Il Parlamento esprime, infine, preoccupazione per il rinnovato impegno della Cina e della Russia a rafforzare ulteriormente i loro legami militari, condannando la fornitura cinese di attrezzature a Mosca.

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