L'annuncio del ministro degli Esteri di Pechino durante i colloqui telefonici con gli omologhi dei due Paesi
La Cina è disposta a fare da mediatore tra israeliani e palestinesi per risolvere il conflitto in Medio Oriente. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, nel corso di due colloqui telefonici avuti con gli omologhi israeliano e palestinese, rispettivamente Eli Cohen e Riad al Maliki. Nel corso dei colloqui, riferisce l'agenzia Xinhua, Qin ha chiesto ai suoi interlocutori di "dar prova di coraggio politico e riprendere i colloqui di pace" e ha assicurato la disponibilità del suo paese a mediare.
"Crediamo che la chiave per risolvere il problema israelo-palestinese risieda nel sostenere il concetto di sicurezza comune. La Cina non persegue interessi personali e spera solo che Israele e Palestina possano coesistere pacificamente e garantire la pace e la stabilità regionali", si legge nel comunicato del ministero degli Esteri cinese.
Cohen - riporta 'The Times of Israel - ha ringraziato la Cina per la disponibilità, anche se nel corso del colloquio ha sottolineato che Israele considera urgente il "pericolo che vede nel programma nucleare iraniano, timore condiviso da diversi paesi della regione, compresi quelli che hanno relazioni diplomatiche con Iran".
Al Maliki ha ringraziato Pechino per il sostegno diplomatico in vari forum internazionali, riferisce l'agenzia palestinese Wafa, sottolineando il suo "sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale della Cina".