Cosa ha detto il ministro degli Esteri russo dopo le accuse di Kiev sul massacro
La "falsa provocazione nella città di Bucha" è un tentativo di interrompere i negoziati russi-ucraini. Lo ha affermato ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov."Si pone la domanda: qual è il motivo di questa provocazione francamente falsa, la cui veridicità è semplicemente impossibile da giustificare? Tendiamo a pensare che il motivo risieda nel desiderio di trovare un motivo per interrompere i negoziati in corso", ha detto il ministro secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
Lavrov sostiene che nei colloqui di Istanbul del 29 marzo, per la prima volta nell'intero periodo di contatti tra le delegazioni, "la parte ucraina ha proposto una visione scritta di come potrebbe apparire l'accordo, per la prima volta, la parte ucraina ha messo su carta la sua disponibilità a dichiarare il suo stato neutrale, non allineato, non nucleare e per la prima volta ha dichiarato la sua disponibilità a rifiutarsi di schierare armi di stati stranieri sul suo territorio".