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Israele: "E' guerra". Almeno 700 morti. Hamas: 100 ostaggi

Sono oltre 400 i palestinesi uccisi. Gli Usa spostano le navi nel Mediterraneo

Soldati israeliani (Afp)
Soldati israeliani (Afp)
08 ottobre 2023 | 07.30
LETTURA: 4 minuti

Israele è ufficialmente in guerra dopo l'attacco di Hamas e si prepara a compiere "azioni militari significative". Le ultime news di domenica 8 ottobre 2023 ruotano attorno all'annuncio ufficiale dell'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il voto del gabinetto di sicurezza di Israele conferisce alla dichiarazione di Netanyahu, resa già ieri, valore legale. Israele smentisce intanto che siano in corso trattative con Hamas per la liberazione degli ostaggi. L'organizzazione rende noto, nella serata di domenica, di avere oltre 100 ostaggi israeliani, compresi ufficiali delle forze armate (Idf), a cui si aggiungerebbero una trentina di persone sequestrate dai miliziani della jihad.

Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha riferito che le forze di Hamas sono ancora nel territorio israeliano. In una dichiarazione ai media, ha detto che diversi infiltrati hanno tentato di tornare a Gaza e sono stati intercettati e uccisi al confine, mentre decine sono stati catturati. Dall'inizio della guerra, ha riferito, l'Idf ha condotto attacchi su circa 800 obiettivi a Gaza.

Il bilancio delle vittime

Sono almeno 700 le persone che hanno perso la vita. Solo al rave attaccato da Hamas in Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza, si contano 260 morti.

Sono inoltre 2.100 le persone rimaste ferite e che risultano ricoverate in ospedale. Di queste, almeno 20 sono in condizioni critiche e 330 sono ferite gravemente. Sono invece 750 gli israeliani che risultano ancora dispersi dopo l'attacco. Molti, tra cui anche donne e bambini, sarebbero stati rapiti dai miliziani.

Sono invece 410 i palestinesi uccisi. Circa 2.000 feriti, secondo il ministero della Salute dell'Anp.

Gli Usa spostano le portaerei

Un gruppo d'attacco di portaerei della Marina americana si dirigerà nel Mar Mediterraneo orientale. Lo ha reso noto il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, mentre Israele si prepara per una campagna su larga scala contro Hamas a Gaza.

La Uss Gerald R. Ford, una portaerei a propulsione nucleare, stava navigando con la Marina italiana all'inizio di questa settimana, prima dell'ordine di avvicinarsi a Israele. La portaerei sarà accompagnata da cacciatorpedinieri lanciamissili e incrociatori lanciamissili.

Gli Stati Uniti stanno inoltre adottando misure per rafforzare la presenza di aerei da combattimento nella regione, compresi gli squadroni F-35, F-15, F-16 e A-10. Negli ultimi mesi ha inviato molti di questi aerei in Medio Oriente in risposta all’aggressione delle forze iraniane in tutta la regione, inclusa la Siria e il Golfo di Oman.

Blinken: "Diversi americani uccisi e dispersi in attacco Hamas"

''Abbiamo notizie di diversi americani che sono stati uccisi e risultano dispersi'' in Israele durante l'attacco di Hamas e ''stiamo lavorando oltremodo per verificarlo'', ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken alla Cnn.

"Incrollabile sostegno allo Stato di Israele" è stato ribadito dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden nella seconda telefonata, dopo quella di ieri, con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha reso noto l'ufficio del premier.

Israele: "Nessun contatto con Hamas per ostaggi"

Israele smentisce che siano in corso trattative con Hamas. Il governo "non è al corrente di colloqui e non sta conducendo alcuna trattativa", la posizione israeliana registrata dal Times of Israel dopo le indiscrezioni di contatti provenienti dall’Egitto. “In questo momento stiamo combattendo contro i terroristi sul territorio israeliano. Non siamo coinvolti in nessun tipo di colloquio in questo momento”.

Una fonte di Hamas nelle stesse ore sostiene che "la maggior parte degli ufficiali del Comando Sud Israeliano sono stati catturati, compreso il comandante della Divisione Gaza", come riporta la tv panaraba al-Jazeera. La fonte ha dichiarato all'emittente con sede a Doha che il braccio armato del movimento che controlla Gaza, le Brigate Al-Qassam, “hanno prigionieri israeliani che per il loro numero e il loro grado militare possono dare ai palestinesi un vantaggio in qualsiasi negoziato sullo scambio di prigionieri”, vantaggio che è "sufficiente a far rilasciare tutti i prigionieri palestinesi e svuotare le prigioni dell'occupazione dai miliziani".

Il processo negoziale, che dovrebbe coinvolgere come di solito l’intelligence dell'Egitto “non dovrebbe richiedere molto tempo, data l’entità dei gradi militari dei detenuti israeliani da parte della resistenza”, sostiene la fonte di Hamas. Secondo il Wall Street Journal, Israele avrebbe già avanzato una richiesta all'Egitto di mediare con Hamas per cercare di ottenere il rilascio dei suoi soldati presi in ostaggio dai miliziani durante l'Operazione Tempesta.

L’Egitto aveva notoriamente mediato per liberazione del caporale Ghilad Shalit, rapito da un commando palestinese il 25 giugno 2006 e liberato dopo oltre cinque anni di prigionia.

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