Il portavoce del Pentagono: "Colpire uno è colpire tutti"
La Russia attacca una base al confine tra Ucraina e Polonia, provocando almeno 35 morti. Gli Stati Uniti avvertono: "Un attacco armato contro uno è considerato contro tutti". Il portavoce del Pentagono, John Kirby, è intervenuto sull'attacco missilistico russo alla base di Yavoriv nella zona di Leopoli a una decina di chilometri dal confine con la Polonia. "Abbiamo detto molto chiaramente alla Russia che il territorio Nato sarà difeso, non solo dagli Stati Uniti, ma da tutti gli alleati", ha sottolineato Kirby intervenendo sull'emittente tv Abc.
Nell'attacco russo sono morte almeno 35 persone e decine sono rimaste ferite. Sarebbero stati lanciati circa una trentina di razzi. Mosca ha ammesso la responsabilità dell'attacco, sostenendo che la base ospitava "mercenari stranieri".
L'ambasciata Usa a Kiev "deplora" l'attacco russo contro la base Ipsc (Centro internazionale per la pace e la sicurezza) dove, secondo i dati diffusi in un tweet, sono rimaste uccise 35 persone e altre 134 ferite. "L'attacco al Centro, dove Usa, Polonia, Lituania, Regno Unito, Canada e altri addestravano le forze ucraine non sconfiggerà gli eroici soldati che si addestravano lì", scrive su Twitter la rappresentanza diplomatica, allegando al post l'hashtag "#StandwithUkraine".
COLLOQUI - Nuova telefonata tra Dmytro Kuleba e il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Ne dà conto con un tweet il ministro degli Esteri ucraino, riferendo che nel colloquio "entrambi abbiamo concordato che occorre fare di più per fermare l'aggressione russa e punire la Russia per i suoi crimini". Kuleba si dice "grato" agli Stati Uniti per essersi schierati "fermamente" dalla parte del popolo ucraino. "L'Ucraina vincerà" dice.
Telefonata anche tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Nel colloquio, riferisce Zelensky in un tweet, si è discusso dell'"aumento del sostegno finanziario" all'Ucraina e delle sanzioni per mettere pressione all'"aggressore" russo. "Particolare attenzione è stata dedicata al futuro processo negoziale sull'adesione dell'Ucraina alla Ue", riferisce il presidente ucraino.
RISCHIO ARMI CHIMICHE - Se la Russia userà le armi chimiche in Ucraina, la Nato potrebbe riconsiderare la sua decisione di non intervenire direttamente nel conflitto. "Se mi chiedete se Putin possa usare armi chimiche, penso che possa fare qualsiasi cosa, specialmente perché è in una situazione difficile. Politicamente ha già perso la guerra e militarmente non la sta vincendo" ha commentato il presidente polacco Andrzej Duda, intervistato dalla Bbc. "Ovviamente tutti sperano che non oserà una cosa del genere", ha proseguito Duda, parlando delle armi chimiche. "Ma se dovesse usare armi di distruzione di massa, questo segnerebbe un punto di svolta ...".