In coincidenza col premier australiano Anthony Albanese, che incontrerà Biden, prima che lasci
Ieri sera sui media australiani sono stati pubblicati alcuni aggiornamenti su Julian Assange e sulla campagna -attualmente attiva in Australia e nel mondo- per fargli ottenere la grazia, insieme a delle immagini della sua nuova vita da uomo libero in patria. Nelle notizie si evidenzia la necessità di una grazia per risolvere il pericoloso precedente creato dalla condanna del cofondatore di WikiLeaks, e consentirgli di andare avanti. "Per riconquistare la libertà, Julian ha dovuto accettare di diventare un 'criminale condannato'. Questo comporta ogni tipo di restrizione su come può guadagnarsi da vivere e sostenere la sua famiglia -afferma ora Gabriel Shipton, il fratello del giornalista australiano- Grazie agli sforzi dei sostenitori per far firmare e condividere la nostra lettera aperta, che chiede la grazia presidenziale per Julian, più di 15.000 persone hanno aggiunto i loro nomi".
Con l'intento di sollecitare un'ancor più ampia condivisione di questa richiesta, prima che il presidente Biden lasci la Casa Bianca, Gabriel si recherà a Washington, "alla fine di questo mese, per incontrare legislatori e attivisti statunitensi". La sua visita coinciderà con il viaggio del primo ministro Anthony Albanese negli Stati Uniti.
"Il primo ministro ha un ottimo rapporto con il presidente Biden e avrà l'opportunità di sollevare la questione", spiega Gabriel Shipton. Questo è un momento importante per quelle persone "in Australia, negli Stati Uniti e nel mondo che chiedono la grazia per garantire giustizia al fondatore di WikiLeaks e per sottolineare l'importanza della libertà di stampa".