La videoconferenza sulla situazione della evacuazione dal Paese
Si è concluso il G7 dei leader in videoconferenza sull'Afghanistan. La presidente della Commissione Ue von der Leyen ha ringraziato Italia, Francia, Belgio e Spagna "per l'evacuazione della delegazione europea, lo staff e i loro famigliari" da Kabul. Evacuazione, ha detto in conferenza stampa, che si è conclusa in sicurezza.
"La condizione numero uno su cui stiamo insistendo è che sia garantito un passaggio sicuro oltre il 31" agosto. Lo ha affermato il primo ministro britannico, Boris Johnson, al termine del G7. Il G7 ha concordato una linea comune per quanto riguarda le operazioni di evacuazione da Kabul, ma anche una "roadmap" su come approcciarsi con i Talebani, ha quindi sottolineato il primo ministro britannico. Il Regno Unito ha finora portato via da Kabul 9 mila persone su 57 voli e "andremo avanti fino all'ultimo momento possibile", ha spiegato ancora, dicendosi "fiducioso" che il Paese possa riuscire ad evacuare "altre migliaia" di persone. "Ma la situazione all'aeroporto - ha messo in guardia - non sta migliorando".
I colloqui sull'Afghanistan tra i leader del G7, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, non hanno portato a un'estensione della deadline del 31 agosto per le evacuazioni da Kabul. "La conferenza non ha portato a nuove date" sulla fine della missione di evacuazione, ha detto Merkel alla stampa dopo l'incontro in formato virtuale.
La cancelliera ha aggiunto che ci sono state intense discussioni sulla possibilità di utilizzare un aeroporto a gestione civile dopo tale scadenza e che la Germania è pronta a lavorare con i paesi vicini all'Afghanistan, come il Pakistan e l'Iran, per aiutare i rifugiati.
"Coopereremo con i Paesi vicini e gli altri della regione per sostenere i rifugiati afghani" nel quadro di una risposta "regionale coordinata a lungo termine. Chiediamo a tutti i partner dell'Afghanistan di sostenere questo sforzo". Lo hanno affermato i leader del G7 nella dichiarazione finale diffusa al termine del vertice sull'Afghanistan. "L'Afghanistan non deve diventare mai più un rifugio sicuro per il terrorismo né la fonte di attacchi terroristici contro altri. Lavorando insieme con i partner, in particolare con gli alleati della Nato, continueremo a combattere il terrorismo con determinazione e solidarietà, ovunque".
"Esprimiamo grave preoccupazione per la situazione in Afghanistan e facciamo appello alla calma ed alla moderazione per garantire la sicurezza degli afghani vulnerabili e dei cittadini stranieri e per prevenire una crisi umanitaria".
"Chiediamo a tutte le parti in Afghanistan di lavorare in buona fede per stabilire un governo inclusivo e rappresentativo, che veda anche la partecipazione significativa di donne e minoranze".
"Ogni futuro governo afghano dovrà rispettare gli obblighi e gli impregni internazionali contro il terrorismo, per salvaguardare i diritti umani di tutti gli afghani, in particolare delle donne, dei bambini e delle minoranze etniche e religiose, difendere lo stato di diritto, permettere l'accesso umanitario incondizionato e contrastare in modo efficace il traffico di droga e di esseri umani".