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Afghanistan, Isis rivendica lancio razzi verso aeroporto di Kabul

Un funzionario americano ha riferito che il lancio di razzi è stato intercettato dal sistema di difesa C-Ram. Talebani: "Domani il completo controllo dell'aeroporto"

Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)
30 agosto 2021 | 07.45
LETTURA: 3 minuti

L'Isis ha rivendicato attraverso Telegram il lancio di razzi verso l'aeroporto internazionale 'Hamid Karzai' di Kabul in Afghanistan. Lo rende noto l'emittente al-Arabiya. Nel comunicato, i jihadisti hanno precisato di aver lanciato sei razzi. "Grazie a Dio Onnipotente, i soldati del Califfato hanno preso di mira l'aeroporto internazionale di Kabul con sei razzi Katyusha", si legge su Nasher News tramite Telegram.

Un funzionario americano ha riferito alla Cnn che il sistema di difesa C-Ram ha intercettato cinque razzi lanciati contro l'aeroporto internazionale 'Hamid Karzai' di Kabul. Non risultano vittime. Isis-K (Provincia del Khorasan) è l'organizzazione terroristica che ha rivendicato l'attacco di giovedì scorso nella capitale afghana.

TALEBANI: "DOMANI COMPLETO CONTROLLO AEROPORTO" - Intanto i Talebani hanno confermato che domani assumeranno il pieno controllo dell'aeroporto di Kabul, dopo il ritiro degli ultimi militari americani dall'Afghanistan. Una fonte del movimento citata da al-Jazeera ha reso noto che nelle trattative con Turchia e Qatar per la gestione dell'aeroporto non è stato ancora raggiunto un accordo.

ONU - Oggi alle 15 (le 21 in Italia) si riunisce il Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere della situazione in Afghanistan. Il Consiglio di sicurezza voterà una risoluzione finalizzata a fare pressione sui Talebani in modo che venga garantito un passaggio sicuro alle persone che vogliano lasciare l'aeroporto di Kabul dopo il 31 agosto, ovvero dopo la partenza delle truppe Usa. Lo riferiscono fonti diplomatiche alla Cnn.

Francia, Gran Bretagna e Germania hanno proposto l'approvazione di una risoluzione del Consiglio di sicurezza che permetta un passaggio sicuro per chi vuole lasciare l'Afghanistan e si sia impegnato nella lotta al terrorismo, nel rispetto dei diritti e operatori umanitari. Fonti diplomatiche citate dalla Dpa precisano che il passaggio sicuro è collegato alla proposta del presidente francese Emmanuel Macron di una zona sicura all'aeroporto di Kabul supervisionata dall'Onu.

POLITICO: "USA VOLEVANO CHIUDERE ABBEY GATE PRIMA DI ATTENTATO" - Politico rivela che il timore di un imminente attacco terroristico era talmente alto che la mattina di giovedì scorso i comandanti Usa intendevano chiudere i cancelli di accesso all'aeroporto di Kabul, scegliendo poi di lasciarli aperti per consentire agli alleati britannici di accelerare le loro operazioni di evacuazione. Poche ore dopo, un attentatore suicida si è fatto esplodere all'Abbey Gate, uccidendo quasi 200 persone, tra le quali 13 militari Usa. Politico cita la trascrizione top secret di una videoconferenza avvenuta mercoledì scorso, nella quale il segretario alla Difesa Lloyd Austin istruiva i vertici del Pentagono riguardo a un imminente "evento con vittime di massa".

I comandanti in collegamento da Kabul ritenevano che l'Abbey Gate dell'aeroporto, dove i cittadini Usa stavano affluendo per essere evacuati sui voli militari, fosse l'obiettivo a "rischio più alto" e diedero istruzioni per la sua chiusura. "Non credo che le persone percepiscano l'incredibile quantità di rischio che c'è sul terreno", disse Austin secondo le note citate da Politico.

E tuttavia, pur essendo stato redatto un piano per la chiusura dell'Abbey Gate, i comandanti Usa decisero di mantenere aperto quel punto di accesso all'aeroporto, per consentire agli alleati britannici di continuare ad evacuare il loro personale, che faceva base al vicino Baron Hotel. Interpellato, il ministero della Difesa britannico ha risposto che durante tutta l'operazione di evacuazione Londra ha lavorato a "stretto contatto" con gli Usa per garantire l'evacuazione in sicurezza di migliaia di persone.

W.POST: 10 CIVILI DI STESSA FAMIGLIA VITTIME DI RAID USA- Dieci civili, tutti della stessa famiglia, sono le vittime del drone lanciato ieri dagli Stati Uniti contro kamikaze dello Stato Islamico (Isis) diretti in auto verso l'aeroporto internazionale di Kabul per condurre un attentato. Lo scrive il Washington Post citando familiari delle vittime, tra cui ci sarebbero anche dei bambini. Le fonti citate dal Washington Post spiegano che le vittime stavano uscendo in auto dal vialetto della loro casa quando sono state colpite dal drone. Gli Stati Uniti hanno aperto un'inchiesta.

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