Il premier britannico ha illustrato "la sua proposta in cinque punti". Colloquio telefonico anche tra Biden e Merkel
Il premier britannico Boris Johnson ha avuto stasera un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Mario Draghi sulla situazione in Afghanistan. Lo riferisce Downing Street, secondo cui il primo ministro ha illustrato "la sua proposta in cinque punti per la comunità internazionale per sostenere il popolo afghano e contribuire alla stabilità regionale".
Johnson e Draghi hanno concordato di "lavorare insieme per evitare una tragedia umanitaria in Afghanistan e nella regione vicina e di discutere i prossimi passi ad un incontro virtuale dei leader del G7 nei prossimi giorni".
"Nel quadro dei contatti internazionali in corso sulla crisi in Afghanistan, il Presidente del Consiglio ha avuto stasera una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson", si legge in una nota di palazzo Chigi.
"Nel corso del colloquio sono state approfondite le possibili iniziative delle rispettive Presidenze del G7 e del G20 a favore della stabilità dell’Afghanistan e a difesa dei diritti umani e della libertà fondamentali nel Paese".
Inoltre, "la conversazione ha anche permesso uno scambio di vedute sulle prospettive in ambito G20 e CoP 26 in materia di lotta al cambiamento climatico".
Anche il presidente americano Joe Biden e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno parlato oggi della situazione in Afghanistan. Lo rende noto la Casa Bianca, riferendo che i due leader "hanno lodato gli sforzi in corso del loro personale militare e civile che lavorano strettamente insieme a Kabul per l'evacuazione dei loro cittadini, gli afghani vulnerabili e i coraggiosi afghani che hanno lavorato instancabilmente negli ultimi 20 anni per fornire sicurezza, promuovere la pace e portare assistenza allo sviluppo del popolo afghano".
Biden e Merkel "hanno anche discusso della necessità di uno stretto coordinamento sulla fornitura di aiuto umanitario agli afghani vulnerabili nel paese, così come nel sostegno agli stati vicini, e concordato di continuare a pianificare questo lavoro nel prossimo incontro virtuale dei partner del G7".