Intervento del leader al summit per la pace in Egitto: "Sicurezza e pace solo con soluzione due Stati". E chiede di "aprire corridoi umanitari per ingresso soccorsi"
"Il nostro popolo sta affrontando una offensiva selvaggia da parte dello Stato di Israele, che sta violando la legge internazionale" con un impatto "su cittadini e infrastrutture, senza alcuna distinzione". Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, parlando al Summit per la pace a Il Cairo, in Egitto. "Siamo contrari alla dislocazione del nostro popolo e a qualsiasi migrazione forzata del nostro popolo. Non abbandoneremo mai la nostra terra. Resteremo nella nostra terra", ha assicurato il leader palestinese.
Secondo Abu Mazen è necessario "aprire corridoi umanitari per far sì che possano entrare tutti i soccorsi e il materiale medico" e riattivare "la fornitura di acqua ed elettricità. Ma le autorità israeliane non consentono ciò. Bisogna evitare che i civili di ambo le parti siano oggetto di azioni ostili e liberare tutti gli ostaggi"; occorre "impedire la violenza e far sì che le modalità per arrivare alla pace e a una de-escalation siano implementate".
"Questo è il momento dove tutti devono fare ricorso alla saggezza. Il circolo della violenza si rinnova ciclicamente a causa dell'assenza della giustizia. Confermiamo che sicurezza e pace si implementano solo con la soluzione dei due Stati per porre fine a quella che è l'occupazione di Israele. L'Onu si prenda la responsabilità di garantire la protezione del popolo palestinese: si vada verso una organizzazione sotto l'egida internazionale per l'implementazione della pace", ha scandito il leader palestinese.