Roma, 4 maggio 2023. Sono iniziati a Roma, presso il suggestivo Stadio Domiziano a Piazza Navona, i lavori del terzo congresso annuale Future Respect: il più grande e autorevole appuntamento del settore, che in una tre giorni fitta di appuntamenti fa incontrare aziende, made in Italy e policy maker nel segno della sostenibilità, lontano dai facili proclama.
Dati e numeri alla mano, Future Respect - organizzato da Consumerlab - rappresenta le eccellenze italiane, con un taglio e una serie di interventi vòlti a sensibilizzare consumatori e decisori politici, accendendo un cono di luce su ciò che ci aspetta, ma soprattutto, su ciò che si può attivare in un’ottica di ESG e sostenibilità ambientale, sociale e culturale.
Fino al 6 maggio allo Stadio Domiziano di Roma, 100interventi per raccontare il terzo settore, insieme ad aziende, professionisti e pubblica amministrazione; protagonisti assoluti saranno i giovani della Generazione Z.
“Parleremo di tutte le problematiche della sostenibilità, non solo ambientali” spiega in apertura congresso Francesco Tamburella, Presidente Consumerlab"ma anche sociali e gestionali attraverso un percorso ristrutturante dell'attuale situazione che ci vede molto in difficoltà rispetto all'Europa, perché il made in Italy - molto in voga oggi - è molto florido ma ha una debolezza: non è ancora profondamente convinto dell'importanza di documentare la propria sostenibilità, cioè il proprio modo di produrre e di presentarsi al pubblico, nel rispetto quindi dei famosi criteri ESG”.
“Su 130.000 aziende che esportano,circa l’1% fa un bilancio, cioè rendiconta cosa fa” prosegue Tamburella. “Siamo quindi molto arretrati. Ma soprattutto questi bilanci sono fatti in maniera pletorica, in maniera autoreferenziale. Non sono identitari, non sono efficaci, non convincono il consumatore che deve cambiare. Ecco perché abbiamo deciso di coinvolgere la generazione Z, perché sono i consumatori del domani, i cittadini del futuro e - soprattutto - sono i primi entusiasti di non più ascoltare ma fare domande e scoprire le imprese come rappresentano a persone attente competenti la loro sostenibilità”.
Future Respect ha quindi fatto un esame attento, portando all’attenzione 22 piccole aziende sono straordinarie. Per esempio la Palmfa i pallet, ma li fa tutti con legno speciale, tutto riciclato. Questo comporta anche un'opera di persuasione per il settore, perché il legno è una delle categorie merceologiche paradossalmente più indietro nella sostenibilità, quindi è importantissimo.
Un altro esempio è l’imprenditore che si occupa di lumache che ci ha dimostrato che non solo la bava di lumaca serve per fare dei cosmetici buoni ed efficaci, ma la lumaca è anche provvidenziale per la cultura rigenerativa, poiché mentre vive, condiziona in meglio il territorio dove si trova. Quindi è una doppia attività.
“Ecco, queste sono aziende virtuose, tutte italiane, che rappresentano le nostre eccellenze” conclude Tamburella.“Poi abbiamo per esempio un’azienda che si occupa di carne, che aiuta i piccoli allevatori ad essere veramente sostenibili perché riesce a risolvere il problema della commercializzazione. Ospiti di Future Respect sono tutte attività innovative dove la tecnologia non è poi determinante,ma sono fondamentali il buon senso e la buona volontà di affrontare stili di vita che servono per un futuro migliore”.
Future Respect proseguirà fino al 6 maggio allo Stadio Domiziano di Roma.