La banca segnala "un notevole divario nord-sud nel grado di deterioramento del mercato del lavoro"
La crisi legata all’emergenza coronavirus dovrebbe portare a un calo del 9% del Pil dell’Eurozona nel 2020 ma con contrazioni più grandi in Italia e Spagna rispetto al nord Europa. Il nostro paese potrebbe essere peraltro il più colpito dalla crisi, con un Pil in calo quest’anno di circa l’11%, rispetto al -7,5% della Francia. Lo stima Goldman Sachs in una analisi in cui evidenzia soprattutto l’impatto sul mercato del lavoro con un tasso di disoccupazione che nell’area dell’euro a metà anno dovrebbe risalire all'11,5% mentre nel Regno Unito dovrebbe toccare l’8,5%. Anche qui, tuttavia, la banca segnala "un notevole divario nord-sud nel grado di deterioramento del mercato del lavoro" con una previsione del tasso di disoccupazione al 23% in Spagna e al 17% in Italia, mentre il numero di senza lavoro dovrebbe salire solo leggermente in Germania (poco al di sopra del 5%) e in Francia (circa al 10%). Una divisione nord-sud - conclude Goldman Sachs - che "evidenzia l'importanza di un meccanismo di condivisione dei rischi su tutta l'area dell’euro" consente ai paesi del sud di assicurare un sostegno fiscale sufficiente alle loro economie durante la crisi del coronavirus.