I principali indici del Vecchio Continente chiudono la giornata di contrattazioni in sostanziale parità: il dato peggiore sul fronte europeo è proprio quello italiano con Piazza Affari che registra una perdita dello 0,74% a 27.537 punti.
Il Ftse Mib ha chiuso in calo, ma ha recuperato la perdita di inizio seduta su cui pesava lo stacco odierno del dividendo di otto blue chip: Banca Mediolanum, Banco BPM, Campari, CNH Industrial, Ferrari, Prysmian, Stellantis e Unicredit.
Sul fronte delle materie prime, il prezzo del gas è tornato sotto la soglia dei 40 euro al megawattora, ovvero ai livelli pre-conflitto Russia-Ucraina. Sostanzialmente stabile invece il petrolio a 78,23 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si attesta a 186 punti base dopo che il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ha segnalato che l'esecutivo sta preparando una proposta di riforma del patto di stabilità. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 4,35%.
Sul listino principale di Piazza Affari il titolo Stellantis chiude la giornata di contrattazioni con la migliore performance (+2,29%). Bene anche Banco BPM e Unicredit che, in vista di una possibile fusione, registrano rispettivamente un incremento del 2,22 e 1,75%.
Positivi anche i risultati di Ferrari (+1,68%) ed Enel (+1,64%). Virano invece al negativo Erg, maglia nera della giornata con -1,96%, Leonardo (-1,86%) oltre ad ST Micro e Nexi, entrambi a -1,82%. (in collaborazione con Money.it)