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Evento Banca d'Italia a Salerno: emerge il quadro di un'"economia in movimento"

Evento Banca d'Italia a Salerno: emerge il quadro di un'
26 giugno 2024 | 21.25
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Si è svolto presso il Palazzo di Città a Salerno l’incontro organizzato dalla Banca d’Italia dal titolo “Il Polso dell’economia”, nell’ambito dell’iniziativa itinerante In Viaggio con la Banca d’Italia, al quale hanno partecipato, tra gli altri, esponenti delle istituzioni locali, del mondo della ricerca, del mondo delle imprese e molti cittadini. Moderatrice è stata Paola Ansuini, che ha ricordato come ancora una volta, dopo Campobasso e dopo Catanzaro, l’iniziativa della banca centrale raggiunga a Salerno un centro importante del Mezzogiorno, che tanti indicatori ci dicono essere area strategica e funzionale per un’Italia che vuole far crescere la propria competitività, e affermare un ruolo centrale nel rapporto con l’Europa e sullo scenario globale. Per questo, ha affermato, “è importante essere qui, su un territorio attivo, che investe molto e che ha sguardo sul futuro”. Il Direttore della Filiale di Salerno Luca Moscadelli, ha sottolineato quindi il valore della “ricerca economica per questa provincia”, che offre grandi eccellenze quali "la filiera alimentare, le attrazioni che alimentano flussi turistici in piena crescita, uno scalo portuale tra i più importanti in Italia, e un sistema universitario di qualità".

A seguire, Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno, ha rivolto alcune parole di saluto alla platea e ai relatori, ha ripreso il tema delle attività e iniziative economiche della città che stanno portando “a risultati importanti nel turismo e a un’economia in grande movimento”. Luigi Leva, capo della Ricerca economica della Sede di Napoli della Banca d’Italia, ha richiamato i messaggi principali del Report sull’economia regionale della Campania sul 2023 presentato pochi giorni fa. A seguire, in apertura della tavola rotonda, Daniela Palumbo, Direttrice della Sede di Napoli della Banca d’Italia ha ricordato che se l’economica campana si è messa in movimento, occorre fare in modo che “perché questo movimento possa trasformarsi in una crescita duratura bisogna intervenire su fattori quali il calo demografico, il divario di genere nell’occupazione, e mettere a frutto gli investimenti nell’innovazione tecnologica e nel capitale umano, attivando le grandi potenzialità presenti nella regione, grazie anche alle risorse messe a disposizione col PNRR”.

Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, ha continuato inquadrando le quattro parole importanti - “competenza, demografia, digitalizzazione, sostenibilità” – e ha insistito sull’urgenza di ridurre il mismatch (cioè, il non incontro) tra domanda e offerta, aumentato negli ultimi anni (se subito dopo la pandemia le figure professionali che le imprese non riuscivano a trovare erano il 25%, oggi sono il 50%).Come porre rimedio? Attraverso “un percorso delle competenze, ad esempio tramite gli ITS, come ne è nato uno qui a Salerno sull’agroindustria e altri nascono in distretti industriali specifici”. È intervenuto poi Agostino Gallozzi, Presidente e AD Gruppo Gallozzi, che ha voluto ricordare che per far sì che i consumatori di tutto il mondo nel momento in cui si trovano davanti più prodotti scelgano di comprare prodotti italiani, “occorre una gestione competitiva della mobilità di cose e persone, merci e risorse, nella quale rientrano il piano infrastrutturale del Paese, con la logistica e con il trasporto marittimo”. Il Porto di Salerno in questo senso è un valore che serve ad accrescere il livello di competitività: nel primo trimestre del 2024 è il primo porto per indice di connettività (indice che rileva il numero dei paesi che un porto riesce a collegare) nel Mezzogiorno, e il terzo in Italia.

"Un’altra eccellenza distintiva del territorio salernitano è, chiaramente, l’accademia: Sergio Pietro Destefanis, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche, Università di Salerno, ha ricordato che “c’è stato aumento di competenze sul territorio, ma il mercato non è riuscito ad assorbirle. Occorrono per questo investimenti e modi di gestire il mercato del lavoro più efficaci, ad esempio attraverso i centri per l’impiego e una nuova connessione tra politiche passive e politiche attive del mercato del lavoro”. Ha chiuso l’incontro il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca il quale, tra i molti punti toccati, ha ricordato l’esigenza di poter contare su un quadro informativo aggiornato e oggettivo, a costruire il quale contribuiscono anche incontri come quello di oggi: “la Banca d’Italia è l’istituzione, insieme all’Ufficio Parlamentare di Bilancio, a cui dobbiamo fare riferimento per ottenere il quadro realistico e oggettivo dell’economia sul quale la politica deve basare le sue scelte”.

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