Alla presentazione della campagna “La vita in movimento dal 1877” di Ferrovienord e Fnm: “Li ho ancora tutti in mente”
“È un’emozione vederli esposti ancora, come se fossero nuovi, tutti insieme. Me li ricordo sempre tra tutte le cartelle che avevamo a casa e che conserviamo ora. Li ho tutti in mente”. Così Emanuele Dradi, figlio di Carlo il grafico che tra gli anni ‘40 e ‘50 creò i manifesti pubblicitari per la società Ferrovie Nord Milano. Manifesti che rivedono oggi la luce grazie alla campagna di Ferrovienord e Fnm “La vita in movimento dal 1877”, presentata oggi all’ADI Design Museum di Milano. Attraverso la riscoperta dei manifesti pubblicitari realizzati da Carlo Dradi, l’iniziativa vuole valorizzare il patrimonio storico e culturale di Ferrovie Nord Milano. Gli storici manifesti presenti nell’archivio storico di Ferrovienord, raccontano bene la lunga evoluzione dell’azienda e l’impatto che ha avuto e continua ad avere sullo sviluppo del territorio Lombardo. La campagna si aprirà con un manifesto che raccoglie un’anticipazione di alcune locandine a cui seguiranno 15 soggetti che saranno poi esposti singolarmente.
“Uscire dall’oblio è molto bello - ha commentato Emanuele Dradi - Il maestro Dudovich diceva che i manifesti sono opere d’arte, ma in passato non sono stati valorizzati come pittura perché abbiamo un’idea della pittura o classica o rivoluzionaria. L’arte ormai adesso, soprattutto quella di pittura, ha superato tutti i canoni del bello. L’emozione è quella di arrivare a un godimento del bello e ritornare al bello come armonia” ha concluso il figlio di Dradi. Le 15 locandine scelte sono: “Fuggite le nebbie”, “Autunno sui laghi”, “Via! Verso l'aria pura”, “Vacanze sui laghi”, “Laveno - trazione elettrica”, “Pescatori il Ticino vi attende”, “Gite sui laghi”, “Venite al S. Primo”, “Valassina”, “In 45 minuti da Milano - Lago di Como”, “Primavera”, “Neve al Campo dei fiori”, “Sciovia del S. Primo”, “Varese” e “Passeggiate primaverili”. Ogni manifesto conterrà un QR Code che rimanda al museo virtuale di Ferrovienord (https://museo.ferrovienord.it ).