Regolamentare mercato europeo che importa da Paesi che non danno attenzione a Co2” commenta il viceministro allo sviluppo economico
“Siamo un Paese con 8 mila chilometri di coste, ne abbiamo di più rispetto all’India ma allo stesso tempo non siamo un Paese che ha da questo punto di vista espresso tutte le sue potenzialità in termini di economia del mare. E’ importante ragionare sulle politiche industriali, sulla competitività per il tipo di aziende - penso alla cantieristica - che si possono sviluppare nei nostri contesti marittimi” così il viceministro allo Sviluppo economico Alessandra Todde a margine della rassegna su “La rete dell’economia del mare sostenibile” durante il primo summit “Blue forum Italia network” organizzato a Gaeta dalla Camera di commercio Frosinone Latina.
“Bisogna ragionare sul costo dell’energia, del lavoro, confrontarsi sul costo delle materie prime perché nella misura in cui rendiamo i territori competitivi dal punto di vista infrastrutturale poi dobbiamo aiutare le aziende a confrontarsi in un settore europeo che a volte cerca di confrontare e mai di competere. Bisogna rivedere il mondo relativo alle importazioni che vengono da paesi come Cina e India dove le materie prime vengono prodotte non con particolare attenzione rispetto al Co2, bisogna regolamentare nella misura in cui le nostre aziende devono confrontarsi in mercato diverso - continua Todde - Il governo ha stanziato un fondo per le energie in modo da garantire aiuti ai settori che comprendono la cantieristica, c’è bisogno di una detassazione delle aeree marittime e sul tema energetico bisogna investire sempre più sull’autoproduzione”.