A spiegarlo il segretario di Stato per gli Affari Europei spagnolo Navarro: "La proposta di regolamento presentata dalla Commissione avanza in Consiglio"
Tra i Paesi Ue si va formando un "consenso" sulla necessità di adottare misure come un tetto al prezzo del gas e riformare il mercato elettrico per sganciare il prezzo dell'energia elettrica da quello del metano, cosa che fino a qualche mese fa era considerata "un'eresia". A spiegarlo a Bruxelles, a margine del Consiglio Affari Generali, è il segretario di Stato per gli Affari Europei spagnolo, Pascual Navarro Rìos.
"La proposta di regolamento" presentata dalla Commissione, che verte tra l'altro sul risparmio energetico, "avanza" in Consiglio, dice Navarro. "Ci sono alcune difficoltà, sulla riduzione obbligatoria della domanda in alcuni momenti, ma la Spagna confida che possa essere approvata il 30 settembre. Il tetto al prezzo del gas non è esattamente lì, ma la Spagna lo appoggia: è come esportare la soluzione iberica al resto dell'Europa. Parlando con alcuni miei colleghi nordici, dicevano 'è curioso che mesi fa era un'eresia parlare di riforma del mercato elettrico, perché il mercato funziona. Ci siamo resi conto che il mercato non funziona'".
"Un tetto del prezzo al gas va affrontato - continua - lo capiscono. Ridurre le importazioni, il consumo e il prezzo del gas è assolutamente necessario. Bisogna continuare la politica di sostituzione dei combustibili fossili con le rinnovabili. Credo che si vada aprendo un consenso: alcuni Paesi, che sono molto dipendenti, quasi al 100%, dal gas hanno alcune difficoltà pratiche, ma credo che si vada formando davvero un consenso su questa serie di misure", conclude.