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Pil, Stoppani: "L'Italia regge malgrado tensioni geopolitiche, le banche sostengano la crescita"

Il vicepresidente della Banca popolare di Sondrio all'Adnkronos: "Bisogna ripartire dal report di Mario Draghi, con quelle riflessioni sulle banche che non aiutano le imprese a crescere. Popolare di Sondrio da sempre in prima linea nell'ascolto e nel sostegno dei bisogni del territorio"

Lino Stoppani - Fotogramma
Lino Stoppani - Fotogramma
03 ottobre 2024 | 10.06
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Tasso di disoccupazione ai minimi dal 2007, Pil atteso sopra l'1% nel 2025: l'Italia tiene testa alle sfide macroeconomiche del momento. "Una situazione migliore rispetto alle tensioni geopolitiche e alle aspettative di contesto", dice all'Adnkronos Lino Stoppani. Cruciale, nella prospettiva del vicepresidente di Banca popolare di Sondrio, è sostenere l'economia reale, il credito è un tassello fondamentale, soprattutto adesso che la Bce ha tagliato i tassi d'interesse: "Bisogna ripartire dal report di Mario Draghi, con quelle riflessioni sulle banche che non aiutano le imprese a crescere", dice Stoppani che chiosa: "L'Europa rischia di arretrare senza un mercato unico di capitali" e l'operazione di Unicredit su Commerzbank "mostra l'importanza di grandi colossi" in grado di competere con Cina e Usa. Le piccole banche devono scomparire? "Neanche per sogno - dice Stoppani - sono un valore importante: l'offerta diversificata consente di rispondere ai diversi bisogni delle imprese: non ci sono solo quelle grandi".

L'Italia è composta quasi per l'80% da piccole e medie imprese, e il radicamento territoriale degli istituti bancari - come affermato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a Sondrio - non è un valore campanilistico o romantico: significa leggere il tessuto produttivo e non far mancare mai a chi rischia e produce le linee di credito. Per Giorgetti è un'attività che "non è e non può essere un algoritmo: l'esempio è proprio la Banca popolare di Sondrio che ha saputo espandere la sua attività senza mai perdere il collegamento con il territorio".

"Quella banca è un gioiello, da sempre in prima linea nell'ascolto e nel sostegno dei bisogni del territorio", aveva detto Stoppani all'Adnkronos. "Fin dalle sue origini, la Popolare di Sondrio ha posto al centro della sua missione lo sviluppo delle comunità locali". Un approccio attento ai bisogni delle persone, dice, che ha creato un forte legame con soci e clienti, rendendo l’istituto un punto di riferimento per piccole e medie imprese, agricoltori, artigiani e famiglie. E i dati recenti lo dimostrano: il sostegno della Banca Popolare di Sondrio all'economia reale si conferma forte e concreto con nuove erogazioni per 2,7 miliardi di euro destinate a famiglie e imprese, mentre i finanziamenti netti alla clientela sono aumentati del +3,9%.

Una strategia, quella della Banca popolare, che dà anche un eccellente ritorno economico, basta soffermarsi su un primo semestre da record, con utili netti pari a 263,6 milioni di euro: il miglior risultato semestrale nella storia della banca. Un incremento del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, un dato che, insieme a un margine di intermediazione cresciuto del 18,5%, ha superato le aspettative degli analisti. I ricavi? 403,7 milioni di euro, ben al di sopra dei 390,5 previsti. Il margine di interesse è salito del 25,9%, raggiungendo i 538,1 milioni, e le commissioni nette sono aumentate del 9,3%, fino a toccare i 212,7 milioni. Sul fronte dei costi operativi, sebbene siano cresciuti del 14,1%, raggiungendo i 317,8 milioni, non hanno impedito al cost/income ratio di scendere al 39,1%, segno di grande efficienza. Questi numeri raccontano che la Banca Popolare di Sondrio, nonostante le sfide globali, continua a crescere.

Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, in occasione della presentati dei risultati del primo semestre si è detto fiducioso sul futuro prossimo: "Puntiamo a proseguire in questo percorso virtuoso di crescita della performance anche nella seconda parte del 2024". La sfida del futuro passa anche attraverso le nuove generazioni: da qui la nascita di Liquid Factory, una nuova fabbrica di startup: l’obiettivo è attrarre i migliori talenti italiani ed europei. L’iniziativa, promossa da un gruppo di imprenditori con un solido track record in Silicon Valley, punta a creare nuovi “unicorni” partendo dalla Valtellina, unendo la passione per la montagna con una visione innovativa e globale. In partnership con Banca Popolare di Sondrio, il progetto mira a supportare startup promettenti attraverso investimenti iniziali di 200mila euro e l’accompagnamento di esperti che faciliteranno il percorso di crescita e scalabilità internazionale. Una banca che vuole unire passato e futuro.

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