Il tasso di disoccupazione a settembre è stato pari all’11,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Lo rende noto l'Istat. Nel mese preso in esame cresce la stima dei disoccupati (+2,0%, pari a +60mila), dopo il calo registrato a luglio (-1,1%) e agosto (-0,1%).
L’aumento interessa entrambe le componenti di genere e le diverse classi di età ad eccezione dei giovani di 15-24 anni. Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,2% su settembre 2015, pari a +265mila).
La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai dipendenti permanenti (+264mila) e si manifesta sia per la componente maschile sia per quella femminile, concentrandosi principalmente tra gli over 50 (+384mila). Nello stesso periodo calano sensibilmente gli inattivi (-3,6%, pari a -508mila) e aumentano i disoccupati (+3,4%, pari a +98mila).
Nel dettaglio, comunica l'Istituto di statistica nazionale, la maggiore partecipazione al mercato del lavoro a settembre, in termini sia di occupati sia di persone in cerca di lavoro, si associa alla diminuzione della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9%, pari a -127mila). Il calo interessa donne e uomini e coinvolge tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,8%, in calo di 0,3 punti percentuali.
A settembre, continua l'Istat, la stima degli occupati cresce rispetto ad agosto (+0,2%, pari a +45mila unità), recuperando il calo registrato nel mese di luglio.
Dinamiche positive si rilevano per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi di età; l’aumento si concentra, questo mese, tra i lavoratori indipendenti (+56mila), a fronte di un calo dei dipendenti a termine e la stabilità di quelli permanenti. Il tasso di occupazione è pari al 57,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Nel trimestre luglio-settembre alla sostanziale stabilità degli occupati (+11mila) si accompagna una lieve crescita dei disoccupati (+0,2%, pari a +5mila) e un calo degli inattivi (-0,3%, pari a -45mila).
Nel periodo luglio-settembre, infine, si registra una sostanziale stabilità degli occupati rispetto al trimestre precedente; segnali di crescita si rilevano per i lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine e le persone di 50 anni o più, mentre diminuiscono in modo significativo gli indipendenti.
A SETTEMBRE DISOCCUPAZIONE GIOVANI A 37,1%, IN CALO SU MESE - A settembre il tasso di disoccupazione dei giovani nella fascia di età compresa 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 37,1%, in calo di 1,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Dal calcolo del tasso di disoccupazione, spiega l'Istituto di statistica, sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.
L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,8% (cioè poco meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in calo di 0,3 punti percentuali rispetto ad agosto. Il tasso di occupazione dei 15-24enni aumenta di 0,3 punti, mentre quello di inattività rimane invariato.
Nelle restanti classi di età si registra un aumento del tasso di occupazione (+0,2 punti tra i 25-49enni, +0,1 punti tra gli over 50) e del tasso di disoccupazione (+0,7 punti tra i 25-34enni, +0,2 punti tra i 35-49enni, +0,1 punti tra gli over 50) mentre cala quello di inattività (-0,9 punti tra i 25-34enni, -0,4 punti tra i 35-49enni, -0,1 punti tra gli over 50).
RENZI - "Dati Istat. Da Febbraio 2014 a oggi ci sono 656.000 posti di lavoro in più, il 75% a tempo indeterminato. Grazie #JobsAct" scrive su Twitter il premier Matteo Renzi.