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Rigenerazione urbana, Ambrosetti: "1 euro investito ne genera 2,5"

Presentati i dati del progetto Chorus Life di Bergamo, la città rinasce con innovazione e green

(Foto Credits JDP Architects)
(Foto Credits JDP Architects)
30 giugno 2022 | 16.00
LETTURA: 5 minuti

Sempre più alte le ricadute economiche e ambientali rilevate con i progetti di rigenerazione urbana. The European House - Ambrosetti ha studiato infatti l’impatto economico di progetti di rigenerazione urbana, partendo da quello che sta realizzando Costima Bergamo e ha rilevato che per 1 euro investito ne sono stati generati 2,5 euro con una riduzione delle emissioni di CO2 rilevante e pari a 1.624 tonnellate annue. Lo studio di The European Hous - Ambrosetti ha messo in evidenza che con il progetto Chorus Life di Bergamo, che sarà ultimato nei prossimi mesi, il giro d’affari previsto per il 2020-2023 è pari a 991 milioni di euro, di cui 361 milioni di euro da investimenti, 504 milioni di euro da catene di subfornitura, 126 milioni di euro da consumi da redditi da lavoro pagati.

Chorus Life di Bergamo è il maggiore intervento di riqualificazione urbana mai realizzato nella città e tra i più importanti in Italia e la presentazione dello studio è stata al centro dell’evento andato in onda oggi presso la sede di Confindustria Bergamo al Kilometro Rosso. Francesco Percassi, presidente Costim, e Valerio De Molli, managing partner e Ceo The European House – Ambrosetti hanno parlato degli impatti dell’intervento di rigenerazione urbana Chorus Life Bergamo, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e dell’intervento della presidente di Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati, focalizzato sullo sviluppo e crescita sostenibile del territorio. Durante l’evento è stato trasmesso un videomessaggio da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini. L’evento è stato animato anche da una tavola rotonda sulle sfide e opportunità della rigenerazione urbana per i territori che ha visto coinvolti: Emilio Bellingardi, direttore generale Sacbo; Marcello Buoncompagni, iI Lead Microsoft Consulting Italy; Luca Valerio Camerano, managing director Algebris Investments; Jacopo Palermo, amministratore delegato di Costim.

Con questo progetto gli analisti di Ambrosetti hanno verificato un moltiplicatore a 2.5 (per ogni euro investito generati 1,5 euro addizionali), 170 milioni di giro d’affari generato ogni anno dal momento dell’avviamento del sito, 3,4 milioni di euro di gettito fiscale annuo attivato, 1.340 posti di lavoro addizionali all'anno. "Crisi sanitaria, crisi economica, esigenze ambientali sempre più forti hanno evidenziato la necessità di adottare modelli di sviluppo capaci di generare un benessere più diffuso e sostenibile, rimettendo al centro i territori e i processi di rinnovamento delle città e delle infrastrutture" sottolineano gli analisti. E Chorus Life, l'innovativo progetto immobiliare su Bergamo "si inserisce in questo scenario come modello per il futuro prossimo dell’Italia e dei territori dismessi, con l’obiettivo di creare valore in campo sociale, tecnologico e ambientale".

Il progetto Chorus Life è stato promosso da Polifin e sviluppato da Costim, il gruppo fondato dal Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli e dall’avvocato Francesco Percassi, che opera nel settore immobiliare e delle costruzioni, con l'obiettivo di realizzare 'chiavi in mano' progetti di rigenerazione urbana. Un progetto ambizioso e multidimensionale, quello di Bergamo, oggetto di uno "Studio strategico di misurazione e valorizzazione degli impatti multidimensionali di Chorus Life Bergamo" condotto da The European House - Ambrosetti, che vuole tracciarne l’impatto concreto sul territorio, dalla capacità di attrazione conferita alla città fino alla promozione della crescita e dell’occupazione trasversalmente a diverse filiere economiche, passando per inclusione sociale, miglioramento della qualità della vita, decarbonizzazione e sostenibilità ambientale.

La "città del futuro" è digitalizzata e nell’ottica dell’user experience: hotel, residence, area food & beverage, area wellness, verde pubblico attrezzato, aree multifunzionali e parcheggi sotterranei dedicati per un intervento che andrà a recuperare 70.000 metri quadrati di territorio dismesso, rigenerandoli, bonificandoli e attrezzandoli di tutti i requisiti per una quotidianità smart e a misura di cittadino. Il tutto per 361 milioni di euro investiti e 1-1,5 milioni di city user attesi ogni anno.

Numeri che, come sottolinea il report di The European House - Ambrosetti, rendono Chorus Life Bergamo il maggiore intervento di riqualificazione urbana mai realizzato nella città e tra i più importanti in Italia, e che vedrà coinvolto anche l’assetto viario circostante per ottimizzare i collegamenti del complesso verso l’esterno. Un sistema di spazi intelligente e integrato, non solo internamente ma anche con l’ambiente urbano di contesto, per un totale di 81.837 metri quadri coperti e 20.000 di verde attrezzato. Ma non è tutto. Chorus Life Bergamo si pone come "modello di radicamento territoriale anche per la capacità del progetto di coinvolgere attori locali e attrarre investimenti nella zona di costruzione". Per esempio, l’83% dei fornitori è situato in un raggio di meno di 50 chilometri dal cantiere; mentre il 96% degli stessi proviene dalla Lombardia. Il focus su Bergamo, come sottolinea la ricerca di The European House - Ambrosetti, "è preponderante, con il 41% dei fornitori appartenenti alla provincia".

“Dietro questo progetto c'è l'idea di un imprenditore che stiamo riuscendo a realizzare grazie al lavoro di tante persone: di una squadra, Costim, e diversi partner mettendo insieme settore immobiliare, industriale e il tema della rigenerazione urbana. Se vogliamo cogliere le opportunità di Chorus Life, frutto di una visione a lungo termine che va oltre le consuetudini e che offre opportunità di crescita con numeri impressionanti, ognuno deve avere un ruolo attivo. Serve il coraggio di investire, auspicando che anche le istituzioni sostengano lo sforzo imprenditoriale. È importante che si riduca al minimo il rischio imprenditoriale - perché non diventi un azzardo - per far sì che il settore immobiliare sia ancora di più a sostegno di quelle che sono 31 delle 37 categorie merceologiche principali del business generale del nostro Paese”, ha sottolineato Fabio Bosatelli, Presidente di Polifin.

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