Dagli oltre 8.100 enti che riscuotono con F24 al raddoppio - negli ultimi sei anni - dei contribuenti che inviano direttamente la precompilata e il balzo delle dichiarazioni di successione online: sono queste alcune delle cifre che emergono dalle tabelle diffuse dall'Agenzia delle Entrate in occasione della presentazione dei risultati 2023.
Sul versante del modello F24, ormai viaggia solo sull'online: si consolida infatti il livello di versamenti via Internet superando quota 97,6%. I versamenti totali ammontano a 692 miliardi di euro ripartiti in favore degli enti impositori (Agenzie delle Entrate, Dogane e monopoli, Regioni, Comuni, Province, enti, casse di previdenza, ordini professionali, casse professionisti. In totale gli enti che riscuotono attraverso il modello F24 sono oltre 8.100.
Sul fronte del 730 precompilato i dati mostrano un significativo rialzo nell'arco degli ultimi sei anni del numero di contribuenti che ricorre all'invio diretto. Dati alla mano, si passa da 2,3 milioni di invii diretti del 2017 (per un totale di 20,3 milioni di precompilati) a 4,5 milioni nel 2023 (per 23,9 milioni di modelli). Si parla quindi di valori assoluti e non di quota percentuale sul totale dei modelli trasmessi. Entrambe le voci (invii diretti e precompilate) risultano sostanzialmente in progressivo aumento nel 2017-2023. Andando infatti nel dettaglio, nel 2018 gli invii diretti sono stati pari a 2,9 mln su un totale di 20,8 mln di precompilate; nel 2019 3,2 milioni per 21,4 mln di precompilate presentate; nel 2020 3,8 milioni di invii diretti del contribuenti su 22,2 mln di 730; nel 2021 4,1 mln su 22,8 mln di modelli e nel 2023 ancora 4,1 mln su 23,2 mln di dichiarazioni.
Oggi le Entrate mettono a disposizione di tutti i cittadini per i quali risultato dei dati di natura fiscale (circa 60 milioni), le informazioni in proprio possesso relative a redditi da lavoro, da pensione, immobiliari e agli oneri detraibili-deducibili. Inoltre la dichiarazione precompilata è stata arricchita progressivamente con i dati sulle spese più ricorrenti per permettere al contribuente di portarle in detrazione-deduzione.
Balzo significativo anche della percentuale delle dichiarazioni di successioni telematiche rispetto al totale: dal 7,2% del 2017, si sale al 20% nel 2018 per fare poi il grande salto all'83,8% nel 2019, al 91,2% nel 2020, al 91,6% nel 2021 ; al 92,2% nel 2022 e al 92,7% nel 2023. I contribuenti oggi, tramite interfacce intuitive e accessibili, possono inviare online la dichiarazione di successione in parte già precompilata con i dati e le informazioni in possesso dell’Agenzia.